Mercoledì 25 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Ecco Beam, la prima 'casa gonfiabile' nello spazio

Dall'esterno sembra un'enorme 'zucca' ricoperta di carta stagnola e serve a provare la fattibilità di future basi gonfiabili su Luna e Marte

Ecco Beam, la prima casa gonfiabile che sarà lanciata nello spazio (Ansa)

Roma, 8 aprile 2016 - Va anche oltre l'immaginazione degli scrittori di fantascienza, il lancio di stasera - alle 22,43 ora italiana - della prima 'casa gonfiabile' mai installata nello spazio: per ora non ci andrà a vivere nessuno, ovviamente, ma l'esperimento serve a provare la fattibilità di future basi gonfiabili su Luna e Marte. La casa gonfiabile - a vederla sembra un'enorme 'zucca' ricoperta di carta stagnola -  si chiama Beam e verrà lanciata dalla base dell'Aeronautica militare statunitense a Cape Canaveral con il razzo Falcon 9 e la capsula Dragon dell'azienda Space X.  Una volta raggiunta la Stazione Spaziale, il modulo sarà agganciato al Nodo 3 e quindi gonfiato per testarne il funzionamento in condizioni di microgravità. A bordo di Dragon, oltre alla casa gonfiabile, ci sono 3 tonnellate tra rifornimenti, pezzi di ricambio e materiali per gli esperimenti sulla stazione ospitante. 

Dragon dovrebbe arrivare a destinazione domenica 10 aprile, quando gli astronauti Jeff Williams della Nasa e Tim Peake dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) cattureranno la capsula con il braccio robotico della stazione e l'agganceranno alla parte inferiore del modulo Harmony. Anche il modulo gonfiabile Beam (Bigelow Expandable Activity Module) sarà agganciato alla stazione orbitale con il braccio robotico, che lo rimuoverà dalla capsula Dragon per collegarlo al Nodo 3 (Tranquility). 

Beam - costruita dall'azienda privata Bigelow Aerospace - da chiusa è un cilindro di appena 2,16 metri di lato per poco meno di una tonnellata e mezza di peso, ma una volta installata avrà un volume di 16 metri cubi (4,5 volte rispetto a quello iniziale): l'equivalente di una tenda familiare da campeggio. Durante la missione di prova, gli astronauti entreranno nella nuova 'casetta' per alcune ore, tre o quattro volte all'anno, per recuperare i dati forniti dai sensori che permetteranno di valutare le condizioni del modulo. 

Gli habitat espandibili occupano meno spazio su una capsula e sono ideali per costruire le future basi su Luna e Marte ma devono essere testati per verificarne la resistenza in condizioni di microgravità. Con Beam ci sarà il primo test nello spazio, sia per verificare la resistenza della struttura dei moduli gonfiabili sia la loro l'efficacia nello schermare gli astronauti dalle radiazioni.  Dragon poi tornerà sulla Terra l'11 maggio: dopo circa 5 ore e mezzo di viaggio effettuerà uno splash down nell'Oceano Pacifico al largo delle coste della Baja California.