Giovedì 21 Novembre 2024
GIAMPAOLO PIOLI, inviato a NEW YORK
Esteri

Barron Trump bersaglio dei social. E Chelsea Clinton lo difende

Noia e sbadigli, il rampollo di Donald diventa un caso sul web. La figlia dell'ex presidente Usa: "Ha diritto di essere un bambino"

Barron Trump e la madre Melania (Afp)

Barron Trump e la madre Melania (Afp)

New York, 24 gennaio 2017 - "Barron Trump ha diritto di essere bambino". Chelsea Clinton non bada alle casacche politiche e ieri è scesa in campo con la determinazione di una solida mamma moderna per difendere il più piccolo dei "primi figli d’America", diventato già in diverse occasioni bersaglio di molti programmi satirici americani perché sbadigliava nel giorno della vittoria del padre sul palco o aveva l’aria annoiata e stanca venerdì mentre camminava svogliato lungo Pennsylvania Avenue verso la Casa Bianca.

Qualche settimanale scandalistico e cinico si è spinto addirittura a scrivere che Barron, 10 anni, unico figlio di Donald e Melania, potrebbe essere autistico, ma in realtà non esistono elementi.

L’ultimo rampollo del presidente a volte è insofferente perché è costretto a vestire con giacca e polsini come un ometto a tutte le ore, con cravatte orribili e lunghissime come se fosse un clone del padre. Semplicemente, in quelle occasioni, Barron lascia semplicemente che i muscoli della sua faccia si muovano liberi assieme ai suoi pensieri infantili e fantastici, oscillando dall’ingenua meraviglia al sorrisetto di circostanza, dall’applauso convinto e gioioso, al non trattenuto sbadiglio soprattutto se è costretto a rimanere sveglio oltre la mezzanotte.

La nobile difesa che Chelsea ha fatto di lui, proprio perché viene dalla famiglia avversaria, e da «un’ex bambina cresciuta alla Casa Bianca» ha preso di mira soprattutto Saturday night live, il programma più ironico e spietato della televisione di sinistra americana americana, dove Alec Baldwin è l’imitatore irresistibile di Trump e un giovane attore biondo sempre a torso nudo è la copia sputata dell’amicone Putin che gli tira i trabocchetti.

La rivendicazione del ‘diritto all’infanzia anche per Barron è già diventata bipartisan. Non solo Melania Trump è sullo stesso fronte di Chelsea, ma anche Ivanka, grande amica di Chelsea, l’ha ringraziata per il suo gesto.

Tra le famiglie del presidente e della sua rivale democratica i rapporti sono stati buoni per lunghi anni, più superficiali tra Donald, Bill e Hillary, ma di grande affettuosità tra Ivanka e Chelsea che si sono conosciute attraverso i loro rispettivi mariti.

Quel «giù le mani da Barron», rilanciato in decine di blog, è destinato a lasciare il segno, anche se più maliziosamente può suonare come un raffinato gesto di Chelsea per portare l’attenzione su se stessa che non esclude di entrare presto in politica magari correndo per un seggio da deputata nel distretto di New York.

Con quei profondi e dolci occhi azzurri, anche se sbadiglia e si annoia alle manifestazioni, Barron è già diventato molto più popolare dei suoi fratelli maggiori. In pochi conoscono la sua voce. Barron sorride, gesticola con la mano e con i pollici, ma non parla mai. Anche lui, come il padre/presidente, non ha affatto paura delle telecamere e la sua scomposta naturalezza è diventata un motivo di attrazione nazionale. Proprio questo desiderio di normalità ha spinto la madre a diventare una first lady part time e pendolare almeno fino a giugno. Entrambi rimarranno a New York durante la settimana fino alla fine della scuola.