Lunedì 23 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Attentato Barcellona, chi sono le vittime italiane

Bruno Gulotta, Luca Russo, e Carmen Lopardo sono stati falciati dal furgone piombato contro la folla sulle Ramblas Il racconto della moglie: "Falciato davanti ai figli"

Luca Russo, a sinistra e Bruno Gulotta (Ansa)

Barcellona, 19 agosto 2017 - Sono tre le vittime italiane nel bilancio, ancora provvisorio, dell'attentato a Barcellona. Le tre persone rimaste uccise dal furgone piombato sulla folla sono state confermate al ministero degli Esteri dalle autorità spagnole. La Farnesina non ha dato ancora conferme sull'identità delle vittime, ma i nomi sono ormai noti: Bruno Gulotta, Luca Russo, e Carmen Lopardo. Altri tre italiani sono rimasti feriti.

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ITALO-ARGENTINA - Una turista italo-argentina di 80 anni è la terza vittima italiana dell'attentato di Barcellona, l'ultima a essere stata identificata. A dare notizia della morte di Carmen Lopardo, residente nel Paese sudamericano da più di 60 anni, è stato il ministero degli Esteri di Buenos Aires in una nota di condoglianze alla famiglia. "Nel momento del tragico attentato, la vittima si trovava a Barcellona da turista", si legge in un comunicato in cui si esprime "la ferma condanna dell'Argentina per il terrorismo in tutte le sue manifestazioni". La donna era originaria di Sasso di Castalda, comune di 900 abitanti del Potentino. Nata il 16 luglio del 1937, era andata via con la famiglia, originaria di Brienza, all'età di 13 anni dal piccolo centro lucano, dove al momento non vive alcun parente. "E' una notizia che ci rattrista - ha dichiarato Rocco Perrone, sindaco di Sasso di Catalda - soprattutto perchè coinvolge una conterranea andata via dalla Basilicata per trovare fortuna in Argentina, e che invece si è imbattuta in questo tragico destino".

PAPA' DI DUE FIGLI - Bruno Gulotta, 35 anni di Legnano (Milano), era responsabile marketing di una ditta di hardware. Si trovava in vacanza con la famiglia. E' morto sotto gli occhi dei figli di 1 e 5 anni, come ha raccontato la moglie Martina. La donna ha raccontato che la bambina, Aria, era in un marsupio agganciato al busto della donna. Bruno la precedeva tenendo per mano l'altro figlio. Alessandro, 5 anni. La ditta informatica dove lavorava Bruno Gulotta, la Tom's Hardware, ha pubblicato un necrologio stamattina sul proprio sito web e poi sui social. "Ci stringiamo tutti con affetto alla compagna Martina e ai due figlioletti di Bruno", si legge.

INGEGNERE VENETO - Luca Russo invece era un giovane ingegnere di 25 anni. Originario di Marostica, viveva a Bassano del Grappa. Laureatosi lo scorso anno all'Università di Padova Russo lavorava per un'azienda di Carmignano del Brenta, nel padovano. Era a Barcellona con la fidanzata, rimasta ferita in modo lieve.

Chi sono le vittime dell'attentato

L'ULTIMO TWEET - Con una tragica ironia della sorte, uno degli ultimi tweet sul profilo di Bruno Gulotta è il rilancio di un lungo articolo uscito sul portale Liberticorner.eu dal titolo 'Libertarismo, diritto di muoversi e immigrazione islamica', che, per Gulotta, era una "lucida, razionale, apolitica analisi del fenomeno dell'immigrazione, da leggere a mente aperta".

Lucida, razionale, apolitica analisi del fenomeno dell'immigrazione, da leggere a mente aperta e lontano da... https://t.co/S3y3CaUZpS

L'APPELLO DELLA SORELLA - La sorella di Luca Russo, Chiara, aveva lanciato un disperato appello su Facebook: "Aiutatemi a riportarlo a casa. Vi prego", scriveva. 

 

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