Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Attentato Barcellona, ultime notizie. "Volevano distruggere la Sagrada Familia"

Caccia all'autista del furgone: forse fuggito in Francia. Il governo: "Cellula smantellata". Ma la polizia catalana prende tempo: "Lo diremo noi". Un imam al centro delle indagini

Attentato Barcellona, il cordoglio sulla Rambla (LaPresse)

Attentato Barcellona, il cordoglio sulla Rambla (LaPresse)

Barcellona, 19 agosto 2017 - Volevano distruggere la Sagrada Familia. E' l'ultimo particolare inquietante che emerge sull'attentato a Barcellona, dove giovedì hanno perso la vita 13 persone (tre italiane).  E mentre regna la confusione sul presunto killer della Rambla che sarebbe ancoa in fuga, si apprende il piano iniziale della cellula jihadista. I terroristi prevedevano un attacco con tre furgoni carichi di esplosivo Tatp e bombole di gas per distruggere lil celeberrimo tempio di Antoni Gaudì simbolo della città catalana. Lo scrive El Confidencial citando fonti inquirenti.

LE INDAGINI - Nuovo colpo di scena sul fronte delle indagini sul doppio attacco nella capitale catalana e a Cambrils: i Mossos d'Esquadra danno la caccia a Younes Abouyaaqoub, un 22enne marocchino: sarebbe lui l'autista del furgone bianco che ha seminato la morte sulla Rambla. In un primo momento si riteneva che alla guida ci fosse il 17enne Moussa Oukabir, il cui corpo è stato poi identificato tra quelli dei cinque terroristi uccisi dalla polizia nella notte tra giovedì e venerdì nel nuovo attacco portato nella cittadina di Cambrils.

Secondo la polizia spagnola, Abouyaaqoub potrebbe essere ancora vivo e in fuga in Francia. Ma ancora sono tanti i punti oscuri: un furgone Renault Kangoo preso in affitto da uno dei terroristi del commando di Barcellona venne ritrovato due giorni fa, dopo un incidente stradale, senza nessuno a bordo. 

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Notizie confuse anche sulla cellula jihadista considerata responsabile della strage, al cui vertice ci potrebbe essere l'imam Abdelbaki El Satty. Per il ministro degli Interni spagnolo Juan Ignacio Zoido  è stata "totalmente smantellata". Ma la polizia catalana prende tempo, smentendo in parte quanto detto dal governo. "Noi non possiamo né confermare né smentire il governo - ha spiegato il portavoce dei Mossos Albert Oliva - I Mossos guidano queste indagini, in coordinamento con la polizia nazionale e la Guardia civile. Vi informeremo quando considereremo che la cellula è stata smantellata". 

LA CELLULA JIHADISTA - Complessivamente i Mossos d'Esquadra hanno individuato una cellula di 12 giovani radicalizzati di origine marocchina, che vivevano nella cittadina catalana di Ripoll. I giovani terroristi avevano occupato una casa abbandonata a Alcanar 200 chilometri a sud di Barcellona, dove stavano preparando gli ordigni per una serie di attacchi nella capitale catalana. Una esplosione accidentale mercoledì notte ha però sconvolto i loro piani di morte. Dei 12, cinque sono stati uccisi a Cambrils, due sono morti nell'esplosione di Alcanar e quattro sono stati arrestati. E' caccia all'uomo per quello che sembra essere l'ultimo terrorista in fuga e a questo punto possibile capo della cellula e autore materiale della strage di Barcellona, Younes Abouyaaqoub. Secondo informazioni raccolte dalla polizia il 22enne sembrava il pi riservato del gruppo di giovani, che negli ultimi mesi trascorrevano molto tempo insieme, senza però aver mai dato segnali di allarme rispetto alla loro radicalizzazione.

Younes Abauyaaqoub
Younes Abauyaaqoub

IL RUOLO DELL'IMAM - Intanto dall'inchiesta acquista un ruolo sempre più cruciale la figura di Abdelbaki El Satty,  quarantenne imam marocchino di Ripoll sospettato di essere il leader della cellula jihadista. Il religioso avrebbe effettuato un viaggio in Europa centrale in primavera. In quell'occasione, "potrebbe essere entrato in contatto con elementi locali radicalizzati che lo avrebbero potuto addestrare tecnicamente a compiere gli attacchi", scrive il giornale La Vanguardia citandofonti di polizia. 

TROPPO GIOVANI PER UN FURGONE PIU' GRANDE - Due dei terroristi responsabili della strage volevano prendere a noleggio un furgone di grandi dimensioni, probabilmente per rendere più devastanti gli effetti dell'attentato: il mezzo però è stato loro rifiutato, perché troppo giovani e con pochi anni di patente di guida alle spalle. I due hanno così dovuto ripiegare su due mezzi più piccoli. 

Attentato Barcellona, qui gli aggiornamenti 

GLI ITALIANI MORTI - Gli altri due italiani morti a Barcellona sono Bruno Gulotta, come anticipato da Quotidiano.net, 35 anni di Legnano (Milano), e Luca Russo, 25 anni, di Bassano del Grappa (Vicenza), neolaureato in ignegneria a Padova. Gulotta è morto sotto gli occhi dei figli di 1 e 5 anni, come ha raccontato la compagna Martina, che è riuscita a salvare il bambino più grande, tirandolo a sé prima che il furgone assassino potesse travolgerlo. A cui si è aggiunta nelle ultime ore Carmen Lopardo, 80 anni, residente in Argentina da più di 60 anni ed originaria della provincia di Potenza. Il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, ha avuto un colloquio telefonico con il figlio della connazionale Lopardo, per esprimere tutta la sua vicinanza e profondo cordoglio. E' quanto si legge in una nota della Farnesina.

RITROVATO IL PICCOLO JULIAN - Julian Cadman è stato ritrovato vivo. Il bambino australiano di sette anni, dato per disperso dopo l'attentato sulla Rambla di Barcellona, è tra i feriti in ospedale. Secondo El Pais, che cita i Mossos d'Esquadra, il bambino è sempre stato sotto sorveglianza fin dal primo momento. A lanciare l'allarme era stato il nonno con un drammatico appello su Facebook.   

LE VITTIME - Tredici persone hanno perso la vita nell'attacco sulla Rambla, mentre una quattordicesima persona, una donna di 61 anni di Saragozza, è morta dopo essere rimasta ferita a Cambrils. La strage di turisti ha coinvolto 34 diverse nazionalità, tra morti e feriti (126), tra cui francesi, tedeschi, britannici, belgi, cubani e cinesi. La vittima più giovane aveva solo 3 anni e, stando al portale 'El Confidencial' si chiamava Javi Martnez. Il tabloid britannico Mirror riporta che il bambino era insieme alla mamma e allo zio di quest'ultima, entrambi morti. Tra le altre vittime confermate invece, ci sono una donna belga, Elke Vanbockrijck, di 44 anni, un cittadino americano di 43 anni, una donna portoghese di 74 anni e tre cittadini spagnoli.

TERZA VITTIMA ITALIANA - Intanto è stata identificata la terza vittima italiana. Si tratta di Carmen Lopardo, 80 anni, da più di 60 residente in Argentina, originaria della provincia di Potenza. Il ministero degli Esteri argentino ha fatto sapere che "nel momento del tragico attentato, la vittima si trovava a Barcellona da turista", sottolineando "la ferma condanna dell'Argentina al terrorismo in tutte le sue manifestazioni".