Roma, 22 febbraio 2019 - Fitch ha confermato il rating sull'Italia a BBB. L'outlook è negativo. Evitato il downgrade per i conti dell'Italia. Fitch spiega: il rating BBB e l'outlook negativo "riflettono l'elevato livello del debito pubblico e l'assenza di interventi strutturali sui conti pubblici, la debolezza della qualità degli asset del settore bancario e la bassa crescita del Pil, l'aumento dei rischi e dell'incertezza politica e i conseguenti rischi al ribasso nelle nostre proiezioni sul debito pubblico".
FITCH: TENSIONE LEGA - M5S. ELEZIONI ANTICIPATE - Inoltre "le tensioni politiche nella coalizione di governo e la possibilità di elezioni anticipate aggiungono incertezza sulle politiche economiche e di bilancio" del Paese. Fitch sottolinea che "le differenze ideologiche tra il Movimento Cinque Stelle e la Lega probabilmente aumenteranno queste tensioni". L'agenzia di rating afferma: "Non ci aspettiamo che il governo italiano duri l'intero mandato e vediamo un aumento delle probabilità di elezioni anticipate dalle seconda metà di quest'anno".
SFIDA ALLE REGOLE FISCALI UE - "Per quanto riguarda il "Decreto dignità" e Quota 100 "hanno un impatto moderatamente negativo sulla crescita a medio termine dell'Italia". Fitch rimane del parere "che l'antipatia di parti del governo verso l'UE e l'euro sarà mirata a sfidare le regole fiscali dell'UE, con una bassa probabilità di avanzare politiche che minaccino l'uscita effettiva".
GOVERNO: CONFERMATA SOLIDITA' - "Le valutazioni di Fitch confermano la solidità economica del nostro Paese e, come era prevedibile, risentono del rallentamento economico transitorio che sta investendo tutto il continente europeo". In una nota la Presidenza del Consiglio dei Ministri commenta le scelte di Fitch. "Andiamo avanti con la strada tracciata nella manovra per assicurare sviluppo ed equità sociale all'Italia, prestando attenzione ai rischi provenienti dal contesto internazionale. I fondamentali economici del Paese, cioè i conti con l'estero, la solidità finanziaria delle famiglie, la loro capacità di risparmio, la tenuta dell'occupazione, la riconquistata forza del sistema bancario, sono solidi. Su questa base, nella seconda parte dell'anno le nostre misure di politica economica e il miglioramento del quadro macroeconomico internazionale daranno impulso alla ripresa che alimenterà la crescita ben oltre il 2019. Siamo certi dell'impatto positivo sulla crescita e sulla produttività che avranno il corposo piano di investimenti pubblici, le riforme strutturali adottate a sostegno degli investimenti privati, le misure fiscali in favore delle imprese e il potenziamento del sistema di reinserimento al lavoro associato al reddito di cittadinanza".
La tabella che riporta le valutazioni sull'Italia della maggiori agenzie di rating: MOODY'S Baa3 Stabile STANDARD & POOR'S BBB Negativo FITCH BBB Negativo Dbrs BBB (high) Stabile