Milano, 27 febbraio 2014 - Il cda di Telecom ha approvato all'unanimità il testo della relazione all'assemblea degli azionisti in materia di nomina del nuovo Consiglio. Il documento, che nasce dalle proposte dell'amministratore delegato, Marco Patuano, indirizza suggerimenti e raccomandazioni ai soci in vista delle candidature per il prossimo rinnovo del Consiglio di Amministrazione, affinché alla società sia assicurato un adeguato assetto di governance.
LA RACCOMANDAZIONE - In sintesi la relazione del Consiglio, i cui contenuti sono condivisi dal Collegio Sindacale, suggerisce: la riduzione a 11 o 13 membri della composizione del prossimo cda; una durata del mandato pari a tre esercizi (sino all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016) e un compenso proporzionato alla nuova composizione dell'organo; un assetto di deleghe basato su un Presidente non esecutivo e una separata figura di Amministratore Delegato (Chief Executive Officer), con una forte impronta di lavoro collegiale basata sulle attività istruttorie dei comitati; che la scelta del Presidente avvenga fra i consiglieri in possesso dei requisiti di indipendenza, affinché rappresenti una figura di garanzia per tutti gli azionisti; un Comitato Controllo e Rischi di 5 membri (attualmente 4) e un Comitato Nomine e Remunerazione composto da 3 membri, con presidenze diverse da attribuire a Consiglieri
indipendenti, preferibilmente tratti dalle liste di minoranza. Nessun Comitato Esecutivo.
RESPIRO INTERNAZIONALE - Il cda ha anche approvato di garantire l'indipendenza sostanziale del nuovo cda rispetto sia al management sia all'azionista di riferimento. La valutazione d'indipendenza andrà effettuata più guardando alla sostanza che alla forma; si suggerisce la massima trasparenza nella descrizione dei rapporti di colleganza, in senso lato, dei singoli candidati nei confronti degli azionisti di maggioranza relativa, dei presentatori della lista, del relativo management esecutivo, oltre che del gruppo Telecom Italia, estendendo per almeno 3 anni l'arco temporale considerato. Auspicata un'apertura internazionale con l'inserimento in lista di candidati non italiani, ovvero di soggetti con esperienze maturate all'estero.
PROSSIME DATE - La proposta di rinnovo della corporate governance di Telecom Italia contenuta nel documento discende dalla volontà di rispondere alle sollecitazioni emerse dal dibattito svoltosi nel corso dell'assemblea dello scorso 20 dicembre 2013 quando la Findim di Marco Fossati e i fondi ostili all'azionista di maggioranza relativa Telco (Telefonica, Mediobanca, Intesa, Generali) si salvarono per pochissimo dalla revoca. Per questo quella di oggi è una vittoria del mercato. Oggi in Borsa, messo sotto pressione da un possibile downgrade di Fitch e dell'abbassamento del target di Goldman Sachs da 1,05 euro a 0,95 centesimi per via dello stand-by sulla valorizzazione di Tim Brasil, il titolo telefonico ha chiuso in ribasso del 4,29% a 0,8135 euro anche per ragioni tecniche (in un mercato comunque orientato al ribasso) dopo aver guadagnato il 29,56% negli ultimi tre mesi.
PACCHETTO CANDIDATURE - Infine adottando un'interpretazione del testo statutario più favorevole alle minoranze e, a opinione della Consob, maggiormente conforme alla ratio della normativa sul voto di lista, il consiglio di amministrazione ha indicato lo 0,5% del capitale con diritto di voto quale quota minima per la presentazione delle candidature. L'Assemblea è convocata per la nomina del nuovo Consiglio, con riserva di completare l'agenda nella riunione del 6 marzo prossimo. L'Assemblea si svolgerà pertanto il 16 aprile 2014, presso la sede di Rozzano (Milano).
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