
Erika Pioletti (Ansa)
Torino, 15 giugno 2017 - Cambia l'ipotesi di reato per i fatti di Piazza San Carlo a Torino. Diventerà omicidio colposo: per questo si indagherà nel fascicolo di inchiesta aperto dalla procura del capoluogo piemontese. La conferma arriva da fonti a Palazzo di giustizia. Finora si procedeva solo per lesioni colpose plurime gravi e gravissime. Il cambio di imputazione, dopo la morte della trentottenne Erika Pioletti, verrà formalizzato nel corso della giornata con le necessarie procedure. Il fascicolo è a carico di ignoti. Dopo la comunicazione ufficiale del decesso della donna, ieri sera, la Procura ha bloccato l'espianto degli organi, donati dalla famiglia Pioletti, perché si devono svolgere accertamenti medico-legali sul cadavere.
ERIKA - Originaria di Domodossola, Erika aveva 38 anni. Era stata soccorsa dopo un infarto da schiacciamento nella tragica notte dello scorso 3 giugno. Già ieri mattina i medici non lasciavano più speranze. E difatti il cuore di Erika ha smesso di battere alle 21.56 di ieri sera. La sindaca di Torino Chiara Appendino ha annunciato il lutto cittadino per il giorno dei funerali: "In un momento di così profondo dolore, ogni parola sarebbe superflua - ha detto l'Appendino che anche oggi aveva fatto visita a Erika in ospedale -. Posso solo esprimere le più sincere condoglianze mie e di tutta la Città a famigliari e amici". Anche la Juventus ha espresso il suo cordoglio. "I fatti della sera del 3 giugno sono nel cuore di tutti i dirigenti, i tesserati, i dipendenti della società, che si uniscono al dolore della città". Questa mattina lungo l'abbraccio, all'uscita della camera mortuaria all'ospedale San Giovanni Bosco, tra i genitori di Erica e la prima cittadina. In segno di lutto, le bandiere su Palazzo Civico e su tutti gli edifici comunali sono a mezz'asta.