Roma, 30 ottobre 2016 - Il terremoto, specialmente se forte come quello odierno di magnitudo 6.5, può avere un impatto considerevole sui bambini. Molti di loro, infatti, si trovano a fronteggiare sensazioni sconosciute, come la paura, la perdita della casa e delle proprie abitudini, la vista di immagini drammatiche. In questi frangenti il supporto e la vicinanza, soprattutto di persone affettivamente importanti come i genitori, sono fondamentali per aiutarli a gestire il trauma e ad affrontare, per esempio, la paura di dormire un'altra notte fuori casa.
Ecco perché il Telefono Azzurro, che dal 24 agosto scorso sta assistendo i più piccoli e le loro famiglie ad Amatrice, ha diffuso una sorta di decalogo per assistere bambini e adolescenti in questi momenti di confusione e angoscia. I consigli per aiutare gestire il trauma di bambini e adolescenti:
• trovate il tempo e la tranquillità necessari per stare insieme ai vostri figli e parlare con loro; • ascoltate le loro domande, anche se ripetitive e insistenti, e rispondete loro con sincerità; • evitate il più possibile di mostrare la vostra ansia e le vostre preoccupazioni; • scegliete parole semplici e utilizzate esempi concreti e comprensibili per i bambini per spiegare quello che sta succedendo; • rispettate le emozioni e le paure dei bambini, anche se possono sembrare eccessive o irrazionali; • evitate che i bambini siano esposti a situazioni che ricordano l’evento traumatico vissuto: ne è un esempio essere ripetutamente esposti a dolorose immagini televisive; • prestate attenzione alla maniera in cui l’ansia può esprimersi nei bambini: mal di testa o mal di pancia ricorrenti, senza che sia identificata alcuna causa organica, posso essere sintomi del trauma.
In particolare, per genitori di piccoli fino a 6 anni:
• state loro molto vicini, evitando separazioni a meno che non sia strettamente necessario; • rassicurateli e fateli sentire protetti, mostrandovi il più possibile tranquilli; • dedicatevi insieme a loro ad attività rilassanti, come leggere una fiaba, passeggiare, giocare, ascoltare la musica.
Per i bambini delle scuole primarie:
• aiutate i bambini a dare un nome alle emozioni, per riuscire a definirle e quindi a gestirle; • ascoltate i bambini quando desiderano parlare, accogliendo le loro domande e fornendo risposte chiare e semplici; • rassicurateli sul fatto che è del tutto normale sentirsi tristi e arrabbiati e che non si devono sentire "cattivi" o "sbagliati" se sperimentano queste emozioni.
Per preadolescenti e adolescenti:
• date loro supporto e rispettate sempre il loro punto di vista e le loro emozioni; • fateli sentire importanti nella gestione delle prime ore dopo il sisma e nel processo di ritorno alla normalità, valorizzando il loro aiuto e le loro capacità; • prestate attenzione a eventuali comportamenti aggressivi o autodistruttivi e, qualora tali atteggiamenti persistano, fatevi aiutare da un esperto.