Giovedì 19 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Terremoto e maltempo, tre vittime oggi

Trovati senza vita il disperso nell'Aquilano e padre e figlio 'scomparsi' nel Teramano. Almeno altre 30 scosse nella notte. Pericolo valanghe

Terremoto, il municipio di Campotosto danneggiato (Lapresse)

L'Aquila, 20 gennaio 2017 - Ancora vittime per il terremoto e il maltempo. Mentre si continua a scavare tra le macerie dell'hotel Rigopiano alla ricerca dei dispersi, è stato trovato morto Enrico De Dominicis, il 72enne di Ortolano, frazione di Campotosto (L'Aquila), dato per disperso dallo scorso mercoledì. Anche per lui è stata fatale una slavina che lo ha travolto dopo che era fuggito di casa a causa delle scosse di terremoto. E sono stati trovati privi di vita anche padre e figlio, dispersi da ieri nel Teramano.

Anche se le condizioni meteo migliorano in tutto il Centro Italia, da oggi e fino a domenica, resta alto il pericolo valanghe.

"TRAVOLTO DA SLAVINA" - De Dominicis è stato trovato privo di vita sotto un cumulo di neve dagli uomini del soccorso alpino della Guardia di Finanza dell'Aquila e dai vigili del fuoco, presenti anche gli uomini del soccorso alpino e speleologico. L'uomo aveva cercato di salvarsi dal terremoto fuggendo di casa, ma è stato travolto da una slavina.  Era invece riuscito a salvarsi l'anziano fratello, rimasto nell'abitazione, comunque sepolta di neve ma senza danni. A recuperarlo erano stati alcuni ragazzi del paese che avevano lavorato con pale e mani per aprire un varco affinché il fratello della vittima potesse lasciare l'abitazione.

TERAMO, DUE MORTI PER MALTEMPO - Sono entrambi morti padre e figlio dispersi da ieri a Poggio Umbricchio di Crognaleto: dopo essere stato recuperato questa mattina dai vigili del fuoco il corpo di Mattia Marinelli, 23 anni, poco dopo le 14 è stato ritrovato anche il corpo del padre Mario Marinelli, 50 anni. Era a poca distanza da quello del figlio, in una piccola scarpata piena di neve ghiacciata, a circa due chilometri dalla frazione di Crognaleto, da dove i due si erano allontanati per comprare una pizza, senza poi fare ritorno a casa. La loro macchina era stata ritrovata qualche ora fa, lasciata lungo la strada forse perché in panne.

PERICOLO VALANGHE - Da oggi, almeno fino a domenica, le zone martoriate dal sisma vivranno una tregua dalle precipitazioni. Restano comunque residue nevicate all'interno dell'Abruzzo e del Molise al mattino, che si attenueranno nel pomeriggio. Il pericolo maggiore è quello legato alle valanghe: rimane elevato sull'Appennino centrale e, su quello abruzzese, è da marcato a forte: l'abbondantissima neve caduta non è coesa ed è instabile su tutti i pendii ripidi.

NUOVE SCOSSE - Intanto non si ferma lo sciame sismico: sono state 33 le scosse di terremoto registrate dalla mezzanotte nella aree del Centro Italia. La più forte, di magnitudo 3.1 è stata registrata dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) 9 minuti dopo l'una, in provincia di L'Aquila, ad una profondità di 11 chilometri. La scossa si è verificata a 2 chilometri da Capitignano, 4 da Motereale e 10 da Amatrice, in provincia di Rieti. Nel Mare Tirreno, nelle acque antistanti la Corsica, invece, alle 4.48 un eventi sismico di magnitudo 2.7 è stato registrato dalla sala sismica dell'Ingv di Roma ad una profondità di 28 chilometri.

Focus: come sfuggire al 'soffio della valanga'