Ancona, 1 novembre 2016 - La terra non dà tregua alle popolazioni di Marche e Umbria. Una nuova forte scossa di terremoto è stata avvertita oggi alle 8.56 nel centro Italia, fino a Roma. La magnitudo registrata è di 4.8 della scala Richter, l'epicentro in provincia di Macerata, in particolare tra i comuni di Acquacanina, Fiastra e Bolognola. E si segnalano subito nuovi crolli. A Ussita, già devastata dagli eventi del 26 e del 30 ottobre, il sindaco Marco Rinaldi comunica di fumo e cedimenti: "È un calvario, non finisce mai", si sfoga il primo cittadino del paese ormai fantasma. Verifiche sono in corso qui come a Visso. "Ho sentito qualcuno sostenere che alle scosse ci si abitua, ma quando mai...", lamenta il sindaco Giuliano Pazzaglini contattato via telefono. Nel frattempo, si apprende che le persone assistite dal Servio Nazionale della Protezione Civile in seguito alle scosse del 24 agosto, del 26 ottobre e del 30 sono oltre 22mila, 17mila solo nelle Marche.
RENZI E MATTARELLA - Nel primo pomeriggio il premier Matteo Renzi è arrivato a Preci per una visita in forma privata, accompagnato dalla moglie Agnese Landini. Il presidente del Consiglio ha partecipato a una Messa per la festività di Ognissanti. Renzi si è soffermato a parlare del comune perugino colpito dal sisma. "Chiedono tutti di restare il più possibile qui, è comprensibile. Nessuno del resto immagina una deportazione", ha detto il premier. "Ci vuole tanta tanta energia, forza decisione, da parte nostra, ma c'è la consapevolezza che è una sfida tutt'altro che facile", ha aggiunto. "La ricostriuzione dobbiamo farla qui - ha sottolineato -, dove era, come era, meglio di come era, ma vorrei non sfuggisse a nessuno l'entità del sisma" che c'è stato. E ha concluso: "Noi siamo sollevati che non ci siano morti, ma è un mezzo miracolo: Un terremoto 6.5 è il peggiore dai tempi dell'Irpinia". Insieme a lui anche il governatore dell'Umbria, Catiuscia Marini. Nel frattempo, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, pur mantenendo gli impegni istituzionali della sua visita in Israele, domani anticiperà il rientro e si recherà nelle zone del terremoto. Per quanto riguarda le misure post-sisma, si aprrende che l'intervento a favore degli allevatori colpiti dal sisma in 4 regioni verrà portato da 1 a 10 milioni di euro. Circa le verifiche nelle scuole, Vasco Errani ha assicurato che saranno completate "entro 15 giorni".
IN TENDA A -2 SOTTO ZERO - Anche a Castelsantangelo sul Nera "sta crollando tutto, e quello che non crolla è pericolante: il paese sembra raso al suolo", racconta il sindaco Mauro Falcucci. "Per fortuna l'ultima famiglia che aveva la casa agibile e l'ultimo albergatore si sono convinti ieri ad andare via: restano cinque allevatori, che non possono allontanarsi dal bestiame". Ma le condizioni degli sfollati sono estreme: "Siamo in tenda a 2 gradi sotto zero".
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HOTEL E TENDOPOLI - Nella notte lo sciame sismico è proseguito senza sosta con oltre 100 scosse registrate dai sismografi, alcune sentite nitidamente dalle persone. Non c'è pace dunque per gli sfollati, alcune decine di migliaia, 25mila solo nelle Marche, almeno cinquemila in Umbria, tremila in Abruzzo. Ma il numero potrebbe salire. Anche oggi alcuni di loro saranno trasferiti negli hotel della costa adriatica, mentre a Norcia si stanno allestendo tendopoli: qui troveranno temporaneo riparo alcune persone che ieri hanno protestato rifiutando gli alberghi. La vera emergenza sono i bambini, sostiene la Croce Rossa: "Hanno bisogno di un forte supporto psicologico", spiega Tommaso Della Longa, Portavoce Nazionale.
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"CONTAINER ENTRO NATALE" - Ieri il Consiglio dei ministri ha stanziato nuovi fondi per l'emergenza ed ha inoltre deciso le modalità di intervento nelle aree colpite dal sisma, che ricalcherà il percorso già adottato in Irpinia dopo il terremoto del 1980: entro Natale saranno pronti alcuni campi container. A primavera saranno montati i moduli abitativi prefabbricati e comincerà la ricostruzione del patrimonio edilizio ed artistico. Renzi ha promesso un nuovo decreto di emergenza in 72 ore.
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