Domenica 22 Dicembre 2024
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Cronaca

Hotel Rigopiano, ultime notizie. Identificati finora 26 corpi

Ricerche finite: le vittime sono 29. Lo strazio delle famiglie dei fidanzatini Marco Tanda e Jessica Tinari

Marco Tanda e Jessica Tinari, fidanzatini di Macerata morti all'hotel Rigopiano (Ansa)

Pescara, 26 gennaio 2017 - Ricerche finite, all'hotel Rigopiano: tutte le vittime sotto le macerie dell'albergo travolto dalla valanga sono state recuperate. Nella tarda sera di ieri i vigili del fuoco hanno ritrovato, all'interno della struttura, gli ultimi due corpi senza vita, uno di sesso maschile e uno di sesso femminile. Il numero delle vittime sale così a 29, non ci sono più dispersi. Ora continua il mesto lavoro del riconoscimento dei corpi. Gli ultimi identificati sono Valentina Cicioni, moglie del sopravvissuto Giampaolo Matrone, Tobia Foresta e la moglie Bianca Iudicone, Luciano Caporale e della moglie Silvana Angelucci. Poco prima era toccato a Emanuele Bonifazi, 31enne di Pioraco (Macerata), che nell'albergo faceva il receptionist.

Famiglie spezzate: chi sono vittime e sopravvissuti

Il canalone di Rigopiano fotografato il 26 gennaio 2017 (foto Ansa)

I FIDANZATINI DI MACERATA - Ieri sera sono stati riconosciute altre due vittime del Maceratese: Marco Tanda, il pilota 25enne della Ryanair originario di Gagliole, e la fidanzata Jessica Tinari, di Lanciano, ritrovati senza vita nella sala tv dell'albergo distrutto. A identificare Marco è stato il fratello Gianluca: "Ora che Marco non c'è più - sono state le sue uniche parole - è il momento del silenzio".

LO STRAZIO DELLE FAMIGLIE DEI DUE FIDANZATINI

Sempre ieri ha trovato nome un altro corpo: è quello di Alessandro Riccetti, 33 anni, di Terni. Dopo il riconoscimento di Linda Salzetta, la sorella del 'tuttofare' scampato alla morte, ieri sono stati identificati anche l'amministratore dell'hotel Roberto Del Rosso, Pietro Di Pietro e Stefano Feniello (fidanzato di Francesca Bronzi, che ce l'ha fatta). Giunta poi l'ufficialità sulla sorte della coppia ascolana Paola Tomassini e Marco Vagnarelli

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"Una tragedia inserita in una serie di tragedie"

CURCIO - La protezione civile italiana è "un'eccellenza del paese" e i soccorsi all'hotel Rigopiano hanno dimostrato che "quando il sistema si mette insieme e ognuno dà il suo contributo, dal soccorso tecnico alla comunità scientifica fino al volontariato, si raggiunge l'obiettivo". Lo ha ribadito in conferenza stampa a Penne il capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio ricordando che questa "è una tragedia inserita in una serie di tragedie". "Il sistema è da mesi sotto pressione e nonostante questo si cerca di dare risposte sempre operativamente positive" ha aggiunto, sottolineando però che il sistema va "sostenuto tutti i giorni, non solo nel momento dell'emergenza: quello è il momento in cui si raccoglie il frutto di un percorso e dobbiamo ricordarci che questo spirito unitario si raggiunge con una pianificazione a monte, che deve esserci in tutti i settori". Dunque, quel che serve, ha concluso Curcio, è "lavorare sui punti critici" e "migliorare complessivamente il sistema a livello nazionale", ma bisogna farlo "in tempo di pace".