Roma, 3 gennaio 2017 - Le previsioni meteo, per ora, non hanno sbagliato: è crollato il muro dell'alta pressione. Tempo asciutto su Veneto, Triveneto, Liguria e Piemonte con cieli generalmente sereni. Ma nubi in Emilia-Romagna con piogge sulle coste e neve in rapido calo sull'Appennino fino a 600 metri di quota. Tempo perturbato su tutte le regioni centrali già dalle prime ore del mattino, con temporali sparsi sul versante tirrenico e neve sulla dorsale appenninica in calo fino a 1000-1100 metri. Al Sud progressivo peggioramento del tempo con prime piogge al mattino sulla Campania in graduale estensione a Molise, Puglia, Basilicata e Calabria nel corso del pomeriggio, con fenomeni anche intensi. Ma è solo un assaggio, la situazione meteo peggiorerà ulteriormente in molte zone d'Italia.
#amiata la nevicata intensa è stata purtroppo breve: 5/8 i cm di #neve caduti, ma la montagna è di nuovo imbiancata dai 1200m. Strade pulite pic.twitter.com/lnYps4SZsw
— AmiataNeve (@amiataneve) 3 gennaio 2017
La furia del maltempo arriverà con la Befana, tra il 5 e il 6 gennaio. Saranno colpite in particolare le regioni adriatiche, con la neve che cadrà anche sulle coste. "Abruzzo, Marche, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, specie tirrenica e ionica. Più ai margini Romagna e Campania costiera", scrive 3bmeteo. Gli accumuli previsti sono "tra 0 e 10 centimetri lungo la costa adriatica (se non localmente oltre in caso di temporali ), fino a 20-30 centimetri sui settori subappenninici a partire da quote collinari di Abruzzo e Molise".
Previsioni meteo, le città a rischio neve
Le temperature subiranno un vero e proprio crollo. Il meteo.it prevede per sabato 7 gennaio minime di -7 a Bologna, Milano e Torino, -6 a Firenze, -9 a Trieste, -11 a Bolzano. Freddissimo anche al Centro con Roma a -5, Perugia a -8, L'Aquila -12. Di giorno in Valpadana no si salirà sopra lo zero, un grado al massimo.
Ilmeteo.it guarda anche alla prossima settimana e sottolinea che "lo squarcio provocato dall'azione artica-continentale lascerà una ferita non facile da ripristinare". Il sito meteo ipotizza che "l’alta pressione non riuscirebbe più a conquistare in maniera solida il Mediterraneo centrale, esposto ad altre azioni artiche o polari soprattutto nella fase 11-15 gennaio". In questa seconda fase potrebbero essere maggiormente coinvolti il Tirreno e il Centro Nord.