Martedì 3 Dicembre 2024
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Pesce d'aprile, 10 scherzi divertenti per gag memorabili

E' il giorno in cui tutto - o quasi - è consentito. Ecco qualche suggerimento per sorprendere amici e familiari

Pesce d'aprile (Johnny Huges)

Pesce d'aprile (Johnny Huges)

Roma, 31 marzo 2017 - A Carnevale ogni scherzo vale. Ma il primo d'aprile tutto (o quasi) è concesso. Quale pesce dobbiamo aspettarci domani? Gag su whatsapp (o via sms) a parte, al pensiero i primi brividi già corrono lungo la schiena. Colla sulla sedia per le malcapitate prof, scritte improbabili sulle spalle del compagno di scuola, peperoncino nei piatti degli ingenui familiari: sono i grandi classici. Ma la fantasia ogni anno supera se stessa, e ci spiazza con esilaranti (spesso sgradevoli) nuove trovate. Guardiamoci dalle persone vicine (colleghi, amici e parenti) ma anche dai media: social e mainstream sono in agguato con nuove bufale pronte per l'occasione. Ricordate quella storica della Bbc? Era il 1957. La tv di stato inglese diffuse un documentario - falso ovviamente - che mostrava famiglie svizzere intente a raccogliere spaghetti dagli alberi. Fu il miglior pesce d’aprile di sempre. E se la difesa più efficace è l'attacco, rimbocchiamoci le maniche e pensiamo a come sorprendere gli altri prima di essere sorpresi. Non raggiungeremo i livelli dell'emittente britannica, con milioni di spettatori presi per il naso, ma qualche risata potremo farcela. Ecco 10 idee, semplici e senza pretese, per scherzi da ricordare. 

Pesce d'aprile, com'è nata l'usanza degli scherzi

1) Un grande classico, la finta testata contro il palo. Mentre cammini, possibilmente in mezzo alla folla, fingi di sbattere la testa contro un palo (consiglio: la gente non è sempre attenta, per creare rumore dai un calcio al palo), quindi parti con la sceneggiata: buttati a terra come se avessi preso la 'classica' tranvata e aspetta che i passanti accorrano preoccupati. Quando ti sarai divertito abbastanza, alzati e grida al miracolo.

2) Biscotto con sorpresa. Trova un classico snack con ripieno, possibilmente di colore bianco: al posto del ripieno, metti del dentifricio e offrilo a chi più ti aggrada. Collega, compagno di scuola o amico che sia. Sarà una merenda indimenticabile.

3) Sms o Whatsapp: "Domani è il primo aprile. Non credete a niente e non fidatevi di nessuno”.“Come qualsiasi altro giorno dell’anno, giusto?”

Pesce d'aprile, sorpresa Google. Su Maps si gioca a Pacman

4) La matematica del pesce. Il fulcro sono le tabelline: sfida chi vuoi a risolvere la 'complicatissima' operazione 6x6. Chiediglielo ripetutamente, come un ritornello, e pretendi che non pensi alla risposta (chi potrà mai sbagliare una tabellina?). Domanda e risultato, almeno 7 volte di fila. Quindi, quando ormai l'interlocutore si sarà rilassato, passa improvvisamente a  '8 per 8'. In pochi rispondono "64", i più vanno decisi su "48".

5) Sms o Whatsapp: "Tu hai sex appeal, tu hai stile,tu hai intellgenza, tu hai bellezza, Tu hai il fascino, e io......Io ho sbagliato il numero, scusa".

 6) Supercazzola. Senza tempo, icona del film 'Amici miei'. Pronunciare frasi non-sense con (volendo) termini inventati per mettere in difficoltà l'interlocutore di turno. "Tarapia tapioca come se fosse Antani hai mandato la mail?", uno spunto. Al probabile "Eh?" di risposta può seguire una risata o anche una pernacchia (breve e decisa)

7) Sms o Whatsapp: "Le persone come te ci vorrebbero in ogni angolo della terra… Peccato che il mondo sia rotondo"

8) Immancabile, la moneta birichina. Incolla una moneta al marciapiede: investi un euro (ma anche 50 centesimi, la tentazione non ha prezzo), più qualche goccia di colla. Poi siediti con finto disinteresse e attendi che passi qualcuno. Tanti proveranno, con nonchalance, a recuperare la moneta. Forse qualcuno ce la farà pure (pochi). Nulla da dire: se la sarà meritata e tu avrai 'pagato' per uno spettacolo senza pari. 

9) Sms o Whatsapp: "So che stai male. So che ti manco. So che è dura senza di me. Perdonami se ti ho abbandonato per sempre. Con affetto: Il tuo cervello"

10) Telecomando pazz(erell)o. Tagliare una piccola pendice di nastro isolante (possibilmente nero) e attaccarlo dove il telecomando manda il segnale alla tivù. Cambiare canale diventerà un incubo.

Nota a latere. Non è detto che tutti gradiscano gli scherzi. Se qualcuno prende a male il vostro senso dell'umorismo, in questa giornata che la storia ha consegnato alle burle, potete sempre replicare citando alcuni grandi della storia. "Anche gli dei amano gli scherzi", sentenziava Platone. "Chi ha il coraggio di ridere, è padrone del mondo", sosteneva Giacomo Leopardi. E se ci rideva sopra lui...