Giovedì 14 Novembre 2024

Catania, morta dopo il parto. Famiglia denuncia: "Medico obiettore"

Dà alla luce due gemellini senza vita poi muore. I parenti: "Un medico si è rifiutato di intervenire perché obiettore di coscienza". Aperta un'inchiesta Fonti: "Il medico non era obiettore"

Un ospedale

Un ospedale

Catania, 19 ottobre 2016 - Muore 12 ore dopo aver partorito prematuramente due gemelli senza vita. Il dramma è avvenuto a Palagonia, in provincia di Catania. La madre, Valentina  Milluzzo, aveva 32 anni ed era al quinto mese di gravidanza. Si era sottoposta a procreazione assistita, rimanendo incinta di due gemellini, un maschio e una femmina.  La famiglia ha presentato una dettagliata denuncia e la magistratura ha aperto un'inchiesta affidata al sostituto Fabio Saponara. Secondo la ricostruzione resa dai familiari, uno dei medici che ha assistito Valentina si sarebbe rifiutato di estrarre il feto che aveva gravi difficoltà respiratore fino a quando fosse rimasto vivo perché obiettore di coscienza.

IL MEDICO OBIETTORE - Tutto inizia giovedì 29 settembre, quando Valentina viene ricoverata all'ospedale Cannizzaro di Catania nel reparto di Ostetricia e Ginecologia. I parenti denunciano che il suo quadro clinico sarebbe precipitato dopo 15 giorni.  "Dal 15 ottobre mattina la situazione precipita - scrive  l'avvocato Salvatore Catania Milluzzo - Ha la febbre alta che è curata con antipiretico. Ha dei collassi e dolori lancinanti. Lei ha la temperatura corporea a 34 gradi e la pressione arteriosa bassa. Dai controlli - aggiunge - emerge che uno dei feti respira male e che bisognerebbe intervenire, ma il medico di turno, mi dicono i familiari presenti, si sarebbe rifiutato perché obiettore: 'fino a che è vivo io non intervengo', avrebbe detto loro". Poi il trasferimento in sala parto, dove vengono alla luce, privi di vita, i due gemelli. Valentina muore il giorno dopo. Il suo corpo viene trasferito a Palagonia, i familiari, disperati e sotto choc non autorizzano l'esame cadaverico. E' la magistratura, successivamente,  a imporre la perizia necroscopica.

LA RABBIA DEI FAMILIARI - La mamma della giovane donna, il padre e il marito chiedono di conoscere la verità.  "Abbiamo presentato una denuncia per accertare le responsabilità davanti al fatto che una giovane donna di 32 anni è entrata in ospedale sana e ne è uscita morta con i suoi figli - dice Milluzzo, che ha presentato un esposto in Procura -  noi abbiamo chiesto il sequestro della cartella clinica che ha comportato l'immediata disposizione dell'autopsia da parte del Pm. La famiglia di Valentina vuole giustizia". 

ISPEZIONE DEL MINISTERO - Nell'attesa che l'inchiesta faccia il suo corso, il ministero della Salute ha deciso un'ispezione al Cannizzaro. Ne faranno parte due componenti nominati dal ministero, un carabiniere del Nas e due tecnici della Regione Siciliana. L'arrivo degli ispettori è previsto tra domani sera e venerdì mattina.