Roma, 28 dicembre 2016 - Non c'è rischio contagio per la meningite che ha causato la morte di una maestra a Roma. Non si tratta infatti di meningococco ma di una forma che non si trasmette di persona a persona, ha spiegato la Regione Lazio in una nota. "Effettuati gli esami presso la struttura ospedaliera universitaria del Gemelli - si legge nella nota -, non si tratta di meningite meningococcica, ma di una forma dovuta al batterio escherichia coli senza rischio di trasmissione diretta da persona a persona".
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La maestra della scuola elementare Cesare Battisti, alla Garbatella, 54 anni, da 30 docente di matematica, è stata ricoverata il giorno di Natale all'ospedale San Giovanni, per poi essere stata trasferita al Policlinico Gemelli, dove è morta il giorno seguente. Fino all'ultimo giorno prima delle vacanza natalizie, era andata regolarmente a scuola. Per questo si era mossa l'Asl di Roma 2 per far partire la profilassi. Quella per la famiglia era scattata il giorno di Natale, spiega ancora la Regione Lazio, mentre quella per gli alunni, e loro famiglie, e per il personale della scuola in contatto con la donna è scattata ieri, 27 dicembre.
Ora la profilassi è cessata. Lo conferma la direttrice sanitaria della Asl, Marina Cerimele. "E' stato accertato che non si è trattato di un problema sanitario provocato da meningococco, per cui viene a mancare il rischio di trasmissione da persona a persona - spiega la direttrice -. Noi abbiamo avviato correttamente la profilassi sui contatti stretti in assenza di specifiche sul batterio che ha causato la patologia" ma non sussistendo più l'allarme "la profilassi cessa da subito".