Sabato 23 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Caso Consip, "Luca Lotti indagato". Il ministro: "Non esiste, chiedo di essere sentito"

Lo rivela il Fatto Quotidiano: "Indagato anche per rivelazione di segreto". L'inchiesta avviata dalla Procura di Napoli. La replica di Lotti su Facebook

Luca Lotti

Luca Lotti

Roma, 23 dicembre 2016 - Il neo ministro Luca Lotti secondo il Fatto Quotidiano sarebbe indagato per rivelazione di segreto e favoreggiamento nell'ambito dell'indagine avviata dalla Procura di Napoli sulla corruzione in Consip. Il giornale sottolinea che il fascicolo contenente le ipotesi di reato sulle fughe di notizie è stato stralciato dal filone principale sulla corruzione (che vede indagati Alfredo Romeo e il dirigente della Consip Marco Gasparri) ed è finito a Roma per competenza territoriale, dunque al procuratore Giuseppe Pignatone.

Luca Lotti, scrive il quotidiano, è indagato a seguito delle dichiarazioni di Luigi Marroni. "L'ex assessore alla sanità della Regione Toscana, promosso da Renzi a capo della Consip", riporta il Fatto, "nel suo esame come persona informata dei fatti, ha tirato in ballo anche il generale dei carabinieri Emanuele Saltalamacchia, comandante della Legione Toscana, indagato per le stesse ipotesi di reato".

A far partire gli accertamenti che hanno portato a indagare tre persone, oltre a Lotti e Saltalamacchia c'è anche il comandante generale dell'Arma dei carabinieri Tullio Del Sette, sarebbe stata "una bonifica contro le microspie". Interpellato dal Fatto, il ministro Luca Lotti alla domanda: "Ha mai parlato dell'esistenza di un'indagine su Consip con Marroni?", ha risposto: "No". Il comandante Saltalamacchia, contattato dal Fatto, non rilascia commenti.

E su Facebook non si è fatta attendere la risposta del ministo. "Oggi un giornale scrive che sarei indagato per rivelazioni di segreto d'ufficio - afferma Lotti-  in una inchiesta che vedrebbe indagato persino il Comandante generale dell'Arma dei carabinieri. È una cosa che semplicemente non esiste. Inutile stare a fare dietrologie o polemiche". E ancora: "Sto comunque tornando a Roma per sapere se la notizia corrisponde al vero e, in tal caso, per chiedere di essere sentito oggi stesso. È una cosa che non esiste e non ho voglia di lasciarla sospesa.Noi non scappiamo dalle indagini".

Intanto il Comando Generale dell'Arma dei carabinieri ha fatto sapere che il comandante generale Tullio Del Sette si è recato spontaneamente alla Procura di Roma per "chiarire l'infondatezza" delle notizie, sul suo conto, riguardanti la vicenda degli appalti Consip, "gravemente lesive della sua dignità".