Giovedì 16 Maggio 2024
ANDREA MASSARO
Cronaca

L’incidente e la paralisi. Leonardo viene risarcito dopo 20 anni: "Finalmente giustizia"

Pigliapoco a 18 anni era rimasto tetraplegico dopo la caduta nella piscina in cui lavorava. Riceverà dal Ministero e dal Comune 700mila euro. "Voglio comprare una casa"

Leonardo Pigliapoco con il cantante Roberto Vecchioni

Leonardo Pigliapoco con il cantante Roberto Vecchioni

Roma, 7 novembre 2023 – Ha combattuto venti anni della sua vita su una sedia a rotelle, implorando giustizia. Leonardo Pigliapoco nel 2003 era un ragazzo snello e sorridente. Faceva il bagnino in un acquaparco di Monsano, alle porte di Jesi. Non aveva neanche 18 anni. Luglio, piscina affollata. Leonardo sta di "guardia" sulla torretta. Gli cade il fischietto dalla bocca. Per raccoglierlo fa una mossa sbagliata. Perde l’equilibrio e sbatte con forza tra lo scivolo "kamikaze" e il muro dell’impianto. Il responso dell’ospedale di Torrette è impietoso: Leonardo è tetraplegico. Dopo 20 anni la Cassazione civile gli ha dato giustizia, condannando in solido il Ministero dell’Interno e il Comune di Monsano al pagamento di un risarcimento da 630mila euro, rivalutato nel tempo in oltre 700 mila euro.

"Siamo molto felici per questa vittoria" commenta a caldo Leonardo che insieme all’avvocato Alessandro Lucchetti ha condotto una battaglia dura, difficile. "Vorrei avere una casa tutta mia in cui vivere" ha detto Leonardo tramite il suo avvocato, argomentando ai giudici della Cassazione a inizio anno, nel corso dell’udienza decisiva, il dramma di una vita passata a cercare giustizia. "Ora finalmente – commenta il legale – ha ottenuto ciò che gli spetta".

Leonardo Pigliapoco aveva tanti sogni in testa. Era ancora ragazzino e gli piaceva fare il bagnino nella piscina del Paradise, il locale di Monsano. La vita gli ha teso un tranello, il più subdolo. Lui non si è mai dato per vinto. Ha vinto in sede civile in primo e in secondo grado. I giudici della Corte d’Appello di Ancona avevano già bollato lo scivolo "kamikaze" "difforme dalle regole tecniche e di comune prudenza per la pendenza e per la distanza della struttura di cemento approntata a distanza non regolamentare dal punto di approdo dello scivolo". È stata accertata la responsabilità della commissione provinciale di vigilanza "per avere licenziato l’agibilità di una struttura a uso pubblico che invece presentava gravi carenze sotto il profilo della sicurezza ed incolumità, venendo così di fatto ad assumere una posizione di garanzia e determinando un concreto affidamento (nei gestori, nei fruitori e nei lavoratori) circa la sicurezza dell’impianto". Il Comune di Monsano è stato giudicato "corresponsabile in quanto delegato alla verifica dell’idoneità".

Se vuoi iscriverti al canale WhatsApp di Qn clicca qui