Martedì 23 Aprile 2024

La variante Delta spaventa Londra "Il 40% dei ricoverati è vaccinato"

Crescono ospedalizzazioni e morti, nel Paese quasi 9 su 10 hanno ricevuto una dose di AstraZeneca

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di Deborah Bonetti

A due giorni dal ’Freedom Day’ la Gran Bretagna riporta una crescita considerevole di infezioni (circa 50mila casi al giorno) e anche un incremento di ospedalizzazioni e morti. È vero che la campagna di vaccinazione è particolarmente avanzata, con attualmente l’88% della popolazione adulta britannica (ovvero 46,3 milioni) che ha già ricevuto

la prima dose e il 68.8% (36, 243 milioni) che ha ricevuto ambedue. Il vaccino inglese (AstraZeneca) è considerato meno efficace di Pfizer sulle varianti ma attenua comunque il livello di rischio degli immunizzati e significa che il legame tra casi di Covid, ospedalizzazioni e decessi si è molto affievolito, anche se non si è estinto. È infatti ormai chiaro che il virus può contagiare anche chi è già pienamente vaccinato, come è successo proprio al neoministro della Sanità, Sajid Javid, in isolamento totale con sintomi lievi. Ciò ha costretto all’auto-isolamento anche il premier, Boris Johnson e il cancelliere, Rishi Sunak. Il vaccinoquindi non rende immuni al virus, bensì offre protezione dal rischio di ospedalizzazione e decesso.

E i casi di ricovero di persone pienamente vaccinate appare in forte crescita (il 40% in più nella settimana prima della riapertura del 19 luglio). Non ha aiutato la gaffe del capo scientifico Patrick Vallance, che lunedì aveva dichiarato in conferenza stampa: "Il 60% dei ricoverati ha ricevuto ambedue le dosi del vaccino". Fra il caos generale, si è subito corretto, dicendo "volevo dire che il 60% dei ricoveri è di persone non vaccinate". Questo però significa che il restante 40% ha ricevuto almeno una dose di vaccino e finisce lo stesso in ospedale. Il governo conferma circa 700 ricoveri al giorno (745 il 14 luglio, ultimo dato disponibile), con una crescita del 38% rispetto alla settimana precedente. Mentre i decessi riportati ieri sono 96, cifra che rivela un’allarmante crescita del 60% rispetto alla settimana precedente.

Questo pare sia dovuto soprattutto ai giovani, che sono la fascia d’età meno vaccinata e al contempo quella più esposta al virus. E sono tanti i giovani a finire in ospedale, anche nei reparti di terapia intensiva dove ieri sicontavano 611 pazienti . Queste cifre destano molta preoccupazione fra la popolazione, a cui sembra che il governo abbia deciso di rischiare la riapertura e "l’immunità di gregge" sulla pelle dei cittadini.

"Boris Johnson è un farfallone e un giocatore d’azzardo – dice il dott. Pierluigi Struzzo, specialista in malattie dell’apparato respiratorio, arruolato nel servizio sanitario pubblico inglese dal 2019 –. Però gli inglesi sono stati bravi con le vaccinazioni e hanno saputo coinvolgere bene i medici generici fin dall’inizio. La Gran Bretagna ha molti meno No-vax perché non ha una popolazione omogenea come noi in Italia, e Public Health England ha la piena gestione dei dati dei pazienti, non come da noi, quindi qui è riuscito tutto meglio dal punto di vista dell’immunizzazione".

Struzzo, in servizio al King George’s Hospital di Ilford, nell’Essex (contea a est di Londra), ha aggiunto: "In questo momento vediamo meno contagiati arrivare in ospedale. Questo Paese ha saputo osare quando serviva, noi invece siamo stati penalizzati dalle lunghezze dell’EMA, dalla disinformazione sui vaccini". E sul rischio della riapertura, Struzzo commenta: "È senz’altro una scommessa, un rischio grosso, ma potrebbe anche pagare".

Se il Regno Unito rischia, la Francia trema. Guardando i dati dei nuovi positivi nell’ultima settimana. Oltralpe ieri si calcolavano diciottomila nuovi casi di Coronavirus, un’impennata del 150%, "mai vista", secondo il ministro della Salute Olivier Véran che attribuisce questo inquietante incremento alla variante Delta. La settimana scorsa, in Francia, si contavano meno di 7mila casi.