Domenica 22 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Influenza 2018, è boom. Task force negli ospedali

Sette milioni di visite in Italia. Emergenza a Genova, i dottori di famiglia in rinforzo ai pronto soccorso

Influenza (foto Germogli)

Roma, 6 gennaio 2018 - Studi medici in tilt a causa dell’influenza: negli ultimi giorni sono stati infatti 7 milioni gli italiani che si sono fatti visitare dal medico di famiglia, principalmente anziani e malati cronici colpiti appunto dai virus influenzali. Un’impennata, quella dei virus stagionali, che sta creando sovraffollamento e grosse difficoltà in vari Pronto soccorso rendendo necessario un rafforzamento del personale, come nel caso di Genova dove in 2 ospedali saranno impiegati nei prossimi giorni anche i medici di base. Intanto, in Puglia si registra una quarta vittima.

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Ormai vicini al picco influenzale, previsto per metà gennaio, il numero delle visite negli studi, afferma il segretario nazionale della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) Silvestro Scotti, «è in aumento del 30% circa rispetto allo stesso periodo degli scorsi anni. Così, dal 2 al 4 gennaio negli ambulatori dei 45mila medici di base sono state visitate quotidianamente circa 51 persone, contro una media abituale di 30/35». In questi giorni, sottolinea, «i nostri studi sono sovraffollati da persone con virus influenzali e si tratta soprattutto di anziani e pazienti cronici. Per questo è importante sottolineare ancora una volta l’importanza delle vaccinazioni». Il dato positivo però, annuncia Scotti, è che «quest’anno stiamo assistendo a un leggero aumento di vaccinati nella popolazione over-65, ma la percentuale è ancora bassa».

La crescita della domanda per la vaccinazione, pur non essendo ancora disponibili dati definitivi, è confermata anche dal presidente della Società italiana di medicina generale (Simg), Claudio Cricelli, il quale ricorda come siano 673mila gli italiani costretti a letto solo nella scorsa settimana. E la situazione sta diventando sempre più critica nei Pronto soccorso per l’aumento di accessi nelle ultime ore: all’ospedale Cardarelli di Napoli sono stati 111 gli accessi registrati solo nella mattina di ieri e per fronteggiare l’emergenza i vertici hanno richiamato in servizio personale infermieristico e operatori socio-sanitari fino all’8 gennaio. Situazione difficile anche in Liguria dove, per evitare attese come accaduto tra Natale e Capodanno, la Regione ha stipulato un accordo con la Federazione dei medici di Famiglia (Fimmg) e quelli di Guardia medica, che domani e domenica saranno presenti a Genova agli ospedali San Martino e Villa Scassi. I medici visiteranno i pazienti in codice bianco e verde al Pronto soccorso.

Intanto si registrano nuove vittime alle tre pugliesi registrate fino a ieri. Oggi sono morti un settantenne con patologie gravi che era ricoverato in condizioni critiche nel reparto di Rianimazione del Policlinico di Bari e una donna di 62 anni ricoverata all'ospedale di Lamezia Terme (anche nel suo caso la paziente era afflitta da diverse patologie e aveva un quadro clinico difficile che il virus dell'H1N1 ha contribuito a complicare ulteriormente). La Calabria, tra l'altro, è tra le cinque regioni italiane più colpite dall'influenza.

Sospetti anche sul decesso di una donna di 38 anni di Castelletto Stura, nel Cuneese. La signora era giunta al pronto soccorso dell'ospedale di Cuneo dopo avere avvertito i sintomi dell'influenza e poi rimandata a casa. Una volta rientrata però è deceduta, la Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo e disposto l'autopsia per chiarire le cause della morte. Potrebbe essere vittima di influenza anche una donna di 46 anni deceduta ieri sera nella sua abitazione di Rho (Milano). Anche in questo caso per risalire alle cause del decesso la Procura di Milano ha deciso di aprire un fascicolo, disponendo l'autopsia sul corpo della vittima.