Mercoledì 22 Gennaio 2025
ALESSANDRO MALPELO
Cronaca

Influenza boom, ko milioni di italiani. Medici richiamati dalle vacanze

Record di malati tra Capodanno e l’Epifania. Pronto soccorso in tilt

Laboratori, foto d'archivio

Roma, 31 dicembre 2016 - Pronto soccorso sotto pressione, l’influenza ha anticipato il colpo del ko. Nei giorni tra San Silvestro e l’Epifania mezzo milione di italiani dovrà giocoforza cambiare programma e mettersi a letto. «Abbiamo avuto un grosso problema di sovraffollamento, in alcune realtà si è verificato il blocco delle ambulanze, con pazienti costretti a sostare sulle barelle del 118 in attesa di un posto per il ricovero». Lo ha dichiarato la presidente della Società italiana di medicina di emergenza urgenza (Simeu), Maria Pia Ruggieri. «E non si tratta di accessi impropri da parte di persone che possono stare a casa, al contrario – avverte la specialista – nell’ultima settimana si registra un forte aumento di complicanze, ad esempio anziani con patologie croniche che si aggravano».   Le regioni nell’occhio del ciclone, secondo l’ultimo bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità, sono Piemonte, Trentino, Emilia, Marche, Lazio e Campania. Le aziende sanitarie hanno richiamato il personale in ferie, medici e infermieri, aumentando per quanto possibile le ore di presenza con gli straordinari. Quest’anno si è verificata una concomitanza di più fattori. Baci e abbracci durante le festività natalizie hanno moltiplicato i contagi, gli alti e bassi del clima, con periodi di freddo intenso intervallati da repentini rialzi, hanno anticipato la diffusione di un fenomeno, che solitamente dilaga a gennaio. A rendere il decorso più gravoso è, quest’anno, una variante aggressiva del virus influenzale, denominata Hong Kong H3N2, alla quale non siamo abituati, le nostre difese sono messe alla prova e il problema si trascina. Solo quelli che si sono sottoposti per tempo alla vaccinazione riescono a passare indenni i giorni di festa. Sono 438.600, gli italiani colpiti dall’influenza nell’ultima settimana, secondo il monitoraggio della rete Influnet realizzata sulla base delle segnalazioni di 693 medici sentinella distribuiti in tutta Italia. Un brusco aumento rispetto alla settimana precedente, in cui erano stati 261.800, quasi 177.000 in più, con la curva dell’epidemia che punta verso l’alto. Tuttavia, precisano ancora gli esperti, siamo tuttora in una fase di incremento dei valori, il picco dell’epidemia dovrebbe arrivare a febbraio, in tutto si stima che saranno colpiti dai 5 ai 7 milioni di italiani.   In Italia, l’influenza è ancora al terzo posto tra le infezioni più severe, preceduta solo da Aids e tubercolosi. Le complicanze più serie (ottomila decessi correlati) nel 90% dei casi riguardano soggetti di età superiore ai 65 anni. «Voices from the Blogs, spin-off della Statale di Milano – spiega Andrea Ceron, docente universitario – ha raccolto e analizzato i contenuti delle conversazioni sui social media, oltre il 56% delle volte in cui si parla di influenza si citano farmaci e cure ma solo nel 19,5% si cita la prevenzione. Favorevoli nel 50,2% dei casi i commenti a proposito di vaccinazione antinfluenzale, ma c’è ancora una conoscenza incompleta dei vaccini adiuvati». Pochi insomma sono consapevoli delle opportunità offerte dai vaccini, e della loro sicurezza, che offre coperture mirate a seconda delle necessità della popolazione, in particolare quelli rivolti a persone con malattie croniche debilitanti.   «Il concetto è semplice – sintetizza Tommasa Maio, responsabile area vaccini dei medici di medicina generale (Fimmg) – una persona anziana, fragile, con malattie concomitanti come il diabete, ha bisogno di essere protetta con vaccini che potenziano la risposta immunitaria. Il medico di famiglia deve poter scegliere in scienza e coscienza lo strumento vaccinale che ritiene essere il più appropriato, e quindi efficace, tra quelli predisposti dalle Regioni».