Protesta di Coldiretti al Brennero in difesa del Made in Italy (nella foto). In migliaia si sono radunati al valico "per fermare l’invasione di cibo straniero spacciato per italiano mentre l’Ue mette a rischio l’etichetta". Numerosi tir in ingresso sono stati controllati dalle forze dell’ordine e sotto gli occhi vigili dei partecipanti alla protesta. "L’obbligo dell’indicazione d’origine va reso obbligatorio in tutti gli stati membri Ue, in modo che i consumatori abbiano, ovunque, evidenza compiuta di quello che acquistano. E contestualmente, va fatto valere il principio di reciprocità: ovvero, le regole imposte alle imprese agricole italiane devono valere ogni volta che viene importato un prodotto straniero. Altrimenti si tratta di concorrenza sleale, che si traduce in mancanza di reddito economico per i nostri agricoltori e mette a rischio l’incalcolabile valore e ruolo della nostra biodiversità agroalimentare", ha detto il presidente di Coldiretti Ettore Prandini.
CronacaIn migliaia al Brennero: "Difendiamo il valore del Made in Italy"