Venerdì 22 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Funerali di Stato Genova, Bagnasco: città non si arrende. Fico chiede scusa

L'arcivescono ha parlato di una "doverosa giustizia", che però "nulla può cancellare e restituire". Applausi per Mattarela e per il governo. Fischi per alcuni parlamentari Pd. Il presidente della Camera: "Chiedo scusa a nome dello Stato". Omaggio ai vigili del fuoco Ponte Morandi, le vittime salgono a 43

Genova, i funerali di Stato delle vittime con il cardinale Angelo Bagnasco (Lapresse)

Genova, i funerali di Stato delle vittime con il cardinale Angelo Bagnasco (Lapresse)

Genova, 18 agosto 2018 - Dolore, lacrime e commozione ai funerali di Stato per 19 delle vittime del crollo del ponte Morandi a Genova. Oggi è il giorno del lutto nazionale, con le esequie celebrate nella Fiera. A celebrare il rito è stato l'arcivescovo della città, il cardinale Angelo Bagnasco, che nell'omelia ha parlato di uno "squarcio nel cuore della città", invocando "doverosa giustizia". Applausi per i vigili del fuoco (VIDEO), così come per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, arrivato alla cerimonia dopo essersi recato sul luogo del crollo, dove si è commosso. Stessa accoglienza anche per Giuseppe Conte e per due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Fischi invece hanno accolto alcuni parlamentari Pd, mentre al termine della cerimonia il presidente della Camera Roberto Fico ha chiesto scusa "a nome dello Stato". Presenti anche Fabio Cerchiai e Giovanni Castellucci, rispettivamente presidente e a.d. di Autostrade per l'Italia.

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Le esequie sono iniziate alle 11.30 e, a quell'ora, hanno suonato in concomitanza le campane delle chiese di Genova a lutto. Intanto è salito il tragico bilancio del disastro: le vittime sono 43. I soccorritori hanno trovato gli ultimi quattro dispersi che mancavano all'appello: una famiglia e un dipendente dell'Amiu, la società che si occupa della raccolta rifiuti in città. Inoltre è morto uno dei feriti: l'autista romeno Marian Rosca, che aveva riportato un trauma toracico e un trauma cranico.

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BAGNASCO: GENOVA NON SI ARRENDE - "Il crollo del ponte Morandi sul torrente Polcevera - ha detto Bagnasco nell'omelia - ha provocato uno squarcio nel cuore di Genova. La ferità è profonda, è fatta innanzitutto dallo sconfinato dolore per coloro che hanno perso la vita e per i dispersi, per i loro familiari, i feriti, i molti sfollati. Innumerevoli sono i segni di sgomento e di vicinanza giunti non solo dall'Italia, ma anche da molte parti del mondo". L'arcivescovo di Genova ha proseguito: "Sappiamo che qualunque parola umana, seppure sincera, è poca cosa di fronte alla tragedia, così come ogni doverosa giustizia nulla può cancellare e restituire". Ancora: "L'iniziale incredulità e poi la dimensione crescente della catastrofe, lo smarrimento generale, il tumulto dei sentimenti, i 'perché' incalzanti, ci hanno fatto toccare ancora una volta e in maniera brutale l'inesorabile fragilità della condizione umana". Eppure, ha proseguito, Genova non si arrende.  "Il viadotto è crollato - ha detto -: non era solo un pezzo importante di autostrada, ma una via necessaria per la vita quotidiana di molti, un'arteria essenziale per lo sviluppo della Città. Genova però non si arrende". Ha poi lanciato un appello per gli sfollati: ci auguriamo, ha detto che "non solo trovino temporanea ospitalità, ma che possano ritrovare presto il necessario calore della casa". Bagnasco ha poi rivelato: "Papa Francesco anche ieri sera, con una telefonata affettuosa, ha voluto manifestarci la sua prossimità".

L'OMAGGIO AI POMPIERI, SAMP E GENOA INSIEME - Un lungo, commosso applauso ha accolto nella Fiera di Genova l'arrivo di una delegazione delle squadre dei vigili del fuoco impegnate in questi giorni nei soccorsi che hanno operato e ancora stanno operando tra i blocchi in cemento. Un applauso che è scoppiato anche durante l'omelia di Bagnasco e l'ha interrotta, quando l'arcivescovo ha citato i vigili del fuoco e la loro "professionalità generosa". Anche loro, i vigili del fuoco, erano commossi e passando davanti all'altare hanno accarezzato una a una le 19 bare. Alcuni indossavano la tuta sporca del lavoro estremo negli stretti varchi tra quei blocchi di cemento. ''Con il lutto nel cuore, il nostro lavoro prosegue'', hanno twittato dall'account ufficiale poco prima dell'inizio della cerimonia. Accolti da un lungo applauso anche i giocatori di Genoa e Sampdoria, arrivati insieme ai funerali. Presenti i presidenti Ferrero e Preziosi e gli allenatori Ballardini e Giampaolo. Le partite Sampdoria-Fiorentina e Milan-Genoa sono state rinviate per lutto.

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MATTARELLA COMMOSSO, APPLAUSI ANCHE AL GOVERNO - Alle esequie oltre al presidente Mattarella, hanno partecipato i presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati e il premier Giuseppe Conte. Presenti anche decine di sindaci con i gonfaloni dei loro comuni. Mattarella prima di recarsi ai funerali è andato sul luogo del crollo e si è commosso (FOTO) osservando i resti dell'auto trovata nelle ore scorse dai soccorritori sui cui viaggiava la famiglia. Arrivato poi ai funerali, è stato accolto da un lungo applauso e dagli abbracci dei parenti delle vittime, a cui si è avvicinato per parlare. In un secondo momento, finita la cerimonia funebre, ha parlato di "impegno rigoroso per la verità"

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Stessa accoglienza di applausi anche per i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio, così come per il premier Giuseppe Conte e il presidente della Camera Roberto Fico. Anche il presidente del Senato, Elisabetta Casellati, è arrivata alla fiera di Genova, così come il ministro Tria, il governatore ligure Giovanni Toti e tutta la giunta regionale. Breve incursione di Beppe Grillo: il fondatore del Movimento 5 Stelle ha voluto portare il suo saluto alle famiglie delle vittime. Entrato nel padiglione della Fiera, è stato con loro per pochi minuti, senza incontrare le autorità e ha poi lasciato la zona.

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FICO CHIEDE SCUSA - Toccanti le parole del presidente della Camera Roberto Fico, al termine della cerimonia. "Oggi i familiari delle vittime, ha detto raggiungendo la prefettura di Genova, dove è in corso un vertice del consiglio dei ministri - ci hanno dato un grande insegnamento e chiedo scusa, anche se non è mia colpa oggi, a nome dello Stato per quello che può non aver fatto negli ultimi anni. Le scuse sono sempre una parola importante". Fico ha promesso giustizia: "I familiari delle vittime ci hanno chiesto giustizia e questa è una richiesta legittima e noi che siamo servitori dello Stato e quindi serviamo tutti i cittadini la vogliamo accogliere fino in fondo, perché è il nostro compito fare chiarezza e giustizia". 

IL PICCOLO SAMUELE - La vittima più piccola fra quelle finora accertate, è il picolo Samuele, 9 anni. Era in auto con la mamma Ersilia Piccinino (41 anni) e il papà Roberto Robbiano (44), quando il viadotto si è sbriciolato. Erano partiti alla volta della Sardegna, invece sono precipitati nel vuoto. Sulla bara bianca del piccolo è stato messo un cuscino di rose gialle, al centro dell'area antistante l'altare. Appena dietro il feretro di Samuele ci sono le bare del padre e della madre, e poi, messe quasi a semicerchio, altre 16 bare.  - non hanno preso parte molte famiglie: per 20 persone sul totale dei morti nel crollo, i familiari hanno preferito un rito privato in segno di protesta nei confronti delle istituzioni.

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LA PREGHIERA DELL'IMAM - Tra le vittime del crollo c'erano anche due giovani albanesi, di fede islamica.  E così ai funerali, terminato il rito cattolico, si è levata la preghiera dell'Imam di Genova. "Genova - ha detto -, che in arabo significa 'la bella', saprà rialzarsi. Le comunità islamiche pregano perché la pace sia con tutti voi. Che il Signore protegga l'Italia e gli italiani". Parole che la folla commossa ha accolto con un lungo applauso.

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