Mercoledì 22 Gennaio 2025
GIOVANNI ROSSI
Cronaca

"Sono il tecnico del dopo terremoto". Nuovo trucco: allarme in tutta Italia

Raffica di casi: "Devo valutare le crepe". Nel mirino soldi e gioielli

Aumentano le truffe agli anziani (Ansa)

Roma, 2 novembre 2016 - TERREMOTO, il rischio è doppio. Soprattutto se si è anziani. Nelle aree fuori dal cratere, dove le abitazioni non crollano ma tremano, un nuovo potenziale pericolo fa la sua comparsa nella narrazione sismica: l’apparizione di sedicenti tecnici del Comune (o della Protezione civile), pronti a introdursi nelle case dei più spaventati e indifesi per alleggerirli di risparmi e gioielli con la scusa di verificare eventuali crepe. Dall’Emilia al Lazio, dalla Toscana alle Marche, dall’Abruzzo al Molise, si moltiplicano allarmi e denunce: Castenaso, Faenza, Potenza Picena, Fermo, Montesilvano, Monte San Savino, Isernia, Latina. E a Roma – via Faceboook e WhatsApp ma anche con semplici mail – si alza l’allarme dei cittadini. Federconsumatori accende un faro: «Ci giungono segnalazioni relativamente a tentativi di furto da parte di cittadini che si spacciano per falsi ingegneri o tecnici incaricati di verificare lo stato delle abitazioni in seguito alle scosse. Queste persone si presentano con tesserini del Comune falsi. Invitiamo i cittadini a non aprire a nessuno e, in caso di necessità, a contattare le autorità competenti». O, in caso di autentici dubbi sulla stabilità dell’immobile, a chiamare i vigili del fuoco.   NELLA CAPITALE le scosse di questi giorni sono state molto intense, nulla di paragonabile al passato. E i romani, specie i meno giovani, vivono con preoccupazione questa realtà che li fa sentire particolarmente vulnerabili. Di questa fragilità potrebbero approfittarsi gli specialisti del raggiro sotto nuove spoglie: non più falsi tecnici del gas o della luce per un’improbabile verifica di tubature e contatori che fa da fondale a furti in piena regola (una casistica ormai ampia e consolidata), ma autoproclamati tecnici comunali – falsi ingegneri post sisma – incaricati di rilevare eventuali lesioni all’interno degli appartamenti. La scusa perfetta per carpire la buona fede di chi dovesse interpretare uno svolazzante tesserino, esibito con scaltrezza, quale rassicurante simbolo di autorità dopo giorni di scosse e di paura.  Contro questo film la rete della Capitale si è attivata con la carica virale delle battaglie più sentite. Al «Comitato Beltramelli-Meda-Portonaccio» (Tiburtino), ma anche tra gli iscritti alla pagina Fb «Quelli di Piazza Bologna» – solo per fare due esempi – la consegna è chiara: fare attenzione a «persone italiane che si spacciano per tecnici mandati dal Comune». Occhio al «tesserino falso» prosegue l’alert. «Sono ladri». Cercano solo «di entrare per rubare». Misura risolutiva: «Non aprire a nessuno». Assist civico: avvisare tutti, «specialmente le persone anziane». Inclusi parenti lontani. O vicini ‘non connessi’. Perché nessuno va escluso dalla catena informativa.   ANCHE i Comuni prendono sul serio la questione. Da Pescara ad Avellino, da Macerata a Castelfiorentino, le homepage invitano i cittadini a diffidare. E i comandi dei vigili urbani sono mobilitati nell’opera di prevenzione. Contro «l’importante recrudescenza» del fenomeno delle truffe agli anziani – la valutazione è del Comandante della Legione Emilia-Romagna, generale Adolfo Fischione – l’Arma dei carabinieri conferma il suo impegno a tutto campo. Obiettivo: «Spiegare agli anziani come difendersi dai raggiri». Anche con incontri in chiesa subito dopo la messa, esempio vincente di comunicazione dal basso realizzata in molte regioni.  In queste ore gli sciacalli delle crepe hanno cementato l’attenzione delle istituzioni e la solidarietà tra cittadini contro reati tra i più subdoli e odiosi. Mobilitazione larga e senza tregua: se il campanello suona, occhio ai truffatori.