L'Aquila, 24 gennaio 2017 - Un elicottero del 118 con sei persone a bordo è precipitato nella zona dell'Aquila, tra il capoluogo e Campo Felice. L'elicottero (un Aw 139) è caduto dopo aver recuperato un ferito su una pista da sci a Campo Felice. A seguito dell'incidente tutti gli occupanti del velivolo sono morti. Tragiche le immagini trasmesse in diretta dalla tv, con l'elicottero completamente distrutto e rottami ovunque nel canalone. Difficili raggiungere il luogo dell'impatto, in una zona impervia e piena di cumuli di neve. Le operazioni in quota si sono concluse dopo circa tre ore. I due gatti delle nevi usati per recuperare i corpi delle sei persone sono ridiscesi sulla piana, poi le salme sono state caricate sulle ambulanze.
Due dei soccorritori a bordo dell'elicottero precipitato, Walter Bucci e Davide De Carolis, erano tra i soccorritori dell'Hotel Rigopiano.
LE VITTIME - Questi i nomi delle vittime: Walter Bucci, 57 anni, medico rianimatore del 118 Asl dell'Aquila, Davide De Carolis, tecnico dell'elisoccorso del soccorso alpino e consigliere comunale di Santo Stefano di Sessanio (L'Aquila), Giuseppe Serpetti, infermiere, Mario Matrella, verricellista, Gianmarco Zavoli, pilota. L'elicottero stava trasportando Ettore Palanca, 50 anni, di Roma, che si era fatto male sciando, procurandosi la frattura di tibia e perone. Bucci, De Carolis e Serpetti sono aquilani, Matrella è pugliese, e Zavoli è emiliano. Walter Bucci e Davide De Carolis avevano partecipato nei giorni scorsi alle operazioni di soccorso all'hotel Rigopiano. È quanto si apprende da fonti del Soccorso alpino. Bucci, medico rianimatore, aveva lavorato due giorni tra le macerie dell'albergo, mentre De Carolis, tecnico dell'elisoccorso, avrebbe lasciato la zona del Pescarese solo ieri.
LA DINAMICA E IL PRIMO ALLARME - Il mezzo sarebbe precipitato da un'altezza di 600 metri. Il velivolo avrebbe lanciato il segnale di crash mentre si trovava in località Casamaina, nel comune di Lucoli. Alcuni testimoni dicono di aver sentito un boato. Per verificare l'accaduto si era alzato in volo inizialmente un elicottero Sar dalla Dicomac, direzione di comando e controllo di Rieti, con raggi infrarossi. L'elicottero caduto è stato successivamente avvistato in località Vecchia Miniera, ad alcuni chilometri da Campo Felice. Un gruppo del Soccorso speleologico alpino dotato di sci, si è mosso di gran fretta dal Centro operativo comunale di Penne, quartier generale dei soccorsi per l'Hotel Rigopiano. Anche i maestri di sci del luogo si erano messi a disposizione per fornire aiuto nelle operazioni. In breve tempo l'elicottero è stato raggiunto, ma i soccrritori non hanno trovato superstiti.
LA TESTIMONIANZA - "Volava basso e piano, c'era molta nebbia non si vedeva a pochi metri, seguiva la strada mentre andava verso la stazione di Campo Felice dal valico della Crocetta. Quando è tornato indietro ho prestato attenzione poi ho sentito un botto, un forte rumore, penso l' impatto con la montagna. Il motore ha continuato a girare per un minuto poi non ho sentito più nulla. E ho chiamato subito il 118". Questo il racconto di Loris Fucetola, istruttore di fondo, che ha dato l'allarme dopo lo schianto dell' elicottero.
I MAESTRI DI SCI - I maestri di sci di Campo Felice e Ovindoli si sono attivati subito dopo la notizia dell'elicottero del 118 precipitato nella zona. "I maestri di sci si sono messi a disposizione dei soccorritori - ha riferito il presidente del collegio regionale Abruzzo maestri di sci, Francesco Di Donato, anche sindaco di Roccaraso - con ogni mezzo e con le pelli di foca. La zona è impervia e ci sono alti cumuli di neve".
I DATI SUL VOLO - L'elicottero AW 139 è un aeromobile dotato di registratore di volo: recuperarlo a bordo del relitto o nelle aree limitrofe all'incidente è uno degli obiettivi primari degli investigatori. La decodifica dei dati riportati nel registratore di volo (la cosiddetta 'scatola nera') consentirà di ricostruire nel dettaglio le fasi di volo dell'eliambulanza, dal decollo fino allo schianto.
MATTARELLA - Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso il suo profondo dolore per l'ennesima tragedia in Abruzzo, "una terra ancora una volta colpita dalla sofferenza e che vede il sacrificio di suoi uomini impegnati generosamente in missione di soccorso". Mattarella ha formulato sentimenti di vicinanza e partecipazione, a nome di tutti gli italiani, alle famiglie delle vittime, agli operatori del 118 e del Soccorso Alpino.
GENTILONI - Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, esprime "cordoglio e dolore" per le vittime, "una nuova tragedia che colpisce una regione già fortemente provata dai lutti e le emergenze di questi giorni". Gentiloni manifesta la "vicinanza" propria e del governo alle famiglie coinvolte.
LORENZIN - "Dolore per i soccorritori del 118 che dedicano la loro vita al servizio degli altri. Vicino alle famiglie". Così in un tweet il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha espresso il suo cordoglio.