Roma, 21 ottobre 2016 - Confonde gli italiani da generazioni. Quando arriva il cambio dell'ora, in pochi scommetterebbero su come spostare le lancette. E anche questo ottobre 2016 non è da meno. Le buone notizie, prima di tutto: si dorme un'ora di più. La notte tra sabato 29 ottobre e domenica 30 ottobre, infatti, si lascia l'ora legale per tornare all'ora solare. Ergo: alle 3 della domenica mattina si passerà automaticamente alle 2, recuperando un'ora di sonno. Lancette spostate all'indietro e sveglia ancora più lieve.
LA STORIA DEL CAMBIO DELL'ORA - L'ora solare, come definizione, è ormai superata. Se volessimo essere precisi, dovremmo dire che passiamo dall'ora legale estiva a quella invernale. Tecnicamente, infatti, l'ora solare è quella riferita alla posizione del sole e cambia di conseguenza in ogni punto del globo terrestre. Nell'Unione Europea e in Svizzera fa riferimento al periodo dall'ultima domenica di ottobre all'ultima di marzo. Prima della diffusione degli orologi, il cambio dell'ora non esisteva: i ritmi non erano fissi, le civiltà agricole si alzavano sempre all'alba, anticipando o posticipando la levata a seconda delle stagioni. Nell'antica Roma la cosiddetta 'prima ora' era quella che seguiva il sorgere del sole. Nell'età industriale, la questione si complica, ma l'idea originale resta vincente: bisogna seguire il ritmo del sole, l'obiettivo è risparmiare energia. Ecco che allora, non potendo intervenire direttamente sul corpo celeste, si agisce sull'orologio. Fra i primi a suggerire la strategia Benjamin Franklin, l'inventore del parafulmine. Nel 1784 lo scienziato americano propone addirittura di mettere un cannone nelle strade per svegliare la popolazione, pur di adeguarsi al cambio dell'ora. Lo mette nero su bianco sul quotidiano francese Journal de Paris, ma è forse troppo presto e la soluzione quanto meno brutale. Più di un secolo dopo, nel 1895, l'entomologo neozelandese George Vernon Hudson propone di spostare gli orologi avanti di due ore. La sua idea viene ripresa pochi anni dopo dal costruttore britannico William Willet. E' la volta buona: la Camera dei Comuni dà ufficialmente il via libera al British Summer Time, d'estate le lancette vengono spostate avanti di un'ora. La mossa si rivela efficace, diversi Paesi iniziano a imitare il Regno Unito.
IN ITALIA - Dopo diversi tentativi, e un lungo periodo a orario unico dal 1940 al 1948, il cambio dell'ora viene stabilito per legge dal 1966. Ma è solo 30 anni dopo, nel 1996, che il passaggio da ora legale a ora solare viene adeguato alle regole europee. Si stabilisce che le lancette verranno spostate, come avviene oggi, l'ultima domenica di ottobre e quella di marzo. Una consuetudine che diventa legge solo nel 2010.
VANTAGGI E SVANTAGGI - Il risparmio energetico, prima di tutto, Sfruttare al meglio le ore di luce consente di sfruttare tempo che normalmente viene sprecata. Si consideri ad esempio una persona che dorma ogni giorno dalle 23 alle 7: d'estate il sole sorge ben prima delle 7, e quindi utilizzando l'ora legale è possibile sfruttare l'ora di luce dalle 6 alle 7 e ritardare di un'ora l'accensione della luce elettrica alla sera. Gli svantaggi riguardano principalmente la salute. Nei giorni successivi al cambio dell'ora, diverse persone lamentano disturbi del ciclo sonno-veglia. Qualcosa di simile al jet-lag, insomma. Questo avviene soprattutto nel periodo estivo, quando si toglie un'ora di sonno. Ci sono studi che hanno evidenziato l'aumento del rischio di attacchi cardiaci nella settimana successiva al cambio.