Giovedì 26 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Caldo record, il peggio in arrivo. Quando finirà? Le previsioni meteo

In Campania temperatura percepita a 55 gradi. Italia nel forno almeno per altri 7 giorni. Agosto 2017: sarà uno dei peggiori di sempre. Incremento del 15% di accessi nei pronto soccorso nelle grandi città

Previsioni meteo, il caldo record non darà tregua per giorni (foto iStock)

Roma, 2 agosto 2017 - L'ondata di caldo è alla massima potenza. E le previsioni meteo non sono rassicuranti. E' la 'fiammata' sull'Italia peggiore della stagione (e degli ultimi anni) e sta portando disagi da Nord a Sud. Oggi sono 16 le città con il bollino rosso, domani andrà ancora peggio: saliranno a 26, praticamente tutte meno Genova. E sarà così anche venerdì. Quando finirà? Difficile dirlo con certezza, sicuramente non presto. "Lavorerà a pieno regime l'anticiclone africano per molti giorni ancora con l'apice del grande caldo che sarà raggiunto tra giovedì e domenica quando potranno verificarsi temperature elevate", dice il meteorologo di 3bmeteo.com Francesco Nucera che aggiunge: "Si tratta dell'ondata di caldo più intensa degli ultimi decenni ma anche la più prolungata perché non si intravede una via di uscita per altri 5-7 giorni".

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"Quaranta gradi ovunque nei prossimi giorni"

Tendenza confermata anche dai meteorologi del Centro Epson Meteo. Il picco verrà raggiunto domani, ma le temperature record, resteranno su questi livelli fino all'inizio della prossima settimana, avvertono gli esperti : "L'apice del caldo, verrà raggiunto tra giovedì e l'inizio della prossima settimana e, in molti casi, verranno superati altri record storici per il mese di agosto, con picchi massimi di 42 gradi al Centro Sud". E sottolineano: "La poderosa ondata di caldo è appena iniziata e in molte città sono già stati superati primati storici di caldo. Ad Alghero con 42 gradi è stato battuto il record di 40,4 gradi dell'agosto del 2003. A Firenze sono stati raggiunti ieri i 41,3 gradi, temperatura mai raggiunta prima d'ora nel capoluogo toscano dopo i 41,1 gradi sempre dell'estate 2003. Record assoluti sono stati battuti anche a Perugia e L'Aquila: nel capoluogo umbro ieri sono stati raggiunti i 40 gradi; mentre nel capoluogo abruzzese sono stati raggiunti 38 gradi, temperatura estrema per una città a 700 metri sul livello del mare. Non sono da meno i 37 gradi di ieri raggiunti a Potenza, nuovo record assoluto.

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Previsioni meteo, ondata di caldo estremo (foto iStock)

VIDEO: SARA' UNA LUNGA SETTIMANA

Le temperature percepite, con numeri incredibili, sono, da Nord a Sud, l'indice chiaro della criticità della situazione: dai rilievi dell'Aeronautica militare alle 12.22 di oggi il record va a Grazzanise, in provincia di Caserta, con 55 gradi. Seguono Ferrara con 50 gradi, Marina di Ginosa in Puglia con 46, Capo Frasca e Capo San Lorenzo in Sardegna rispettivamente con 47 e 45 gradi. Gli stessi dati parlano di 44 gradi a Rimini, Padova e Latina, di 43 a Frosinone, di 46 a Capri. A Napoli la temperatura percepita ha raggiunto 44 gradi, a Roma Urbe 41, a Firenze 38 e a Milano 39.

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Anche in montagna non si respira. "Valori anomali rispetto alle medie stagionali anche nelle località a quote alto-collinari e montane - rileva la Protezione civile -, fino ai 35°C a quote di 900-1000 metri, bisogna salire generalmente al di sopra dei 1200-1300 metri per scendere al di sotto della soglia dei 30 gradi"

"Pronto soccorso, +15% di accessi nelle grandi città"

Immediate le ripercussioni sulla salute, soprattutto nelle persone più deboli. "In questo periodo di caldo torrido nei pronto soccorso italiani si sta registrando in media il 10% di accessi in più, soprattutto in grandi città metropolitane, dove si arriva anche a picchi di aumento del 15% rispetto ai 20 milioni di accessi annui". È quanto spiega all'Ansa Maria Pia Ruggieri, presidente nazionale della Società Italiana di Medicina di Emergenza ed Urgenza (Simeu). "Il numero maggiore di accessi - spiega - deriva da disidratazione e dal riacutizzarsi di patologie già presenti, come scompenso cardiaco e insufficienza respiratoria. A farne le spese, come per l'emergenza influenza sono soprattutto anziani e fasce deboli, tali sia per isolamento sociale che per povertà: si tratta infatti di persone che restano più spesso a casa, magari da sole". Quanto ai consigli, conclude Ruggieri, "per la popolazione si ribadiscono regole comportamentali, come non uscire nelle ore più calde, bere molto e mangiare molta frutta. Per chi si occupa di organizzazione, il consiglio è di sostenere attività di supporto a domicilio e provvedere a un condizionamento efficace dell'areazione negli uffici pubblici, sui mezzi di trasporto e nei luoghi di cura".

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