Roma, 4 aprile 2016 - Basiglio, Badia Pavese, e Cusago. Sono i tre comuni più ricchi d'Italia. Tutti lombardi. Non parliamo di bilancio delle amministrazioni ma del reddito procapite medio. Le stime arrivano dall'azienda di raccolta e gestione dati 'Twig', che ha esaminato i dati del Mef relativi al 2014 e elaborato un mappa di poveri e paperoni. L'Italia risulta un paese spaccato in due: anche a colpo d'occhio è evidente la profonda differenza fra Nord e Sud.
Nel Settentrione e in particolare in Lombardia si trovano i cittadini mediamenti più abbienti. A Basiglio, nel Milanese il reddito medio è 42.041, a fronte di un dato medio italiano di 16,400 euro. Segue Badia Pavese (Pavia) con 36.486 euro e Cusago (Milano) con un reddito medio di 36.393. I centri più poveri si concentrano nel Meridione, in particolare in Calabria, Molise, Campania e nelle isole Maggiori. Eppure ultimi in classifica sono tre paesi di montagna situati al Nord: uno nel Verbano-Cusio-Ossola, Cursolo-Orasso (6.753 euro) e due nel Comasco, Cavargna (5.563) e Val Rezzo (5.417 euro). Dunque, anche all'interno delle singole regioni ci sono divari profondi.
Tra i capoluoghi, in vetta c'è Milano (30,156 euro). Seguono Bologna (24,616), Roma (24,577), Firenze (23,624), Cagliari (23,220), Trento (23,025), Torino (22,542), Venezia (21,847), Genova (21, 790), Trieste (21,716), Ancona (21,396), Perugia (20,625) Lecce (20,516) e Bari (20,145). Sotto i 20mila euro Napoli (19,880), Palermo (19,389), Campobasso (19,005) Reggio Calabria (18,016).