Roma, 12 aprile 2016 - E' passata una manciata di ore dalla morte di Gianroberto Casaleggio quando sulla pagina Facebook di Vauro spunta una vignetta che ironizza sulla scomparsa del guru 5 stelle. Nel disegno un burattino con i fili tagliati. Sopra la scritta: "E' morto Casaleggio". Il significato è chiaro: Grillo e tutti i grillini sono rimasti senza il loro burattinaio. Pochi istanti e sul web scoppia subito la polemica: il fumetto rimbalza da un social all'altro mentre l'account del vignettista livornese, accusato di sciacallaggio, diventa bersaglio di insulti.
"Senza essere grillina, giudico fuori luogo questa vignetta - commenta su Facebook Grazia - Santo cielo è morto e anche dopo lunga malattia. Che bisogno c'è di ironizzare anche sulla morte?".
È morto Casaleggiohttp://bit.ly/mortoCasaleggio
Pubblicato da Vauro su Martedì 12 aprile 2016
Sull'onda della commozione, si apre così l'ennesimo dibattito sui limiti della satira. "Se non si ironizza anche sulla morte significa che è morto pure il mondo", replica Alessio, mentre i follower di Vauro si schierano da una parte e dall'altra. "Vauro ha le palle per esprimere il suo pensiero. Che piaccia o no, questa è libertà", scrive Monica mentre altri puntano il dito contro la vignetta definita "offensiva", "disgustosa" "orripilante" e via dicendo. Perché "il rispetto per i morti è sacro", twitta @simpaticaburla. Su Twitter i sostenitori di Vauro sono meno numerosi dei detrattori ma c'è chi apprezza la "genialità" (@marfeluca) o legittima la vignetta come "risposta all'allergia alla satira" del defunto.
I cinguettii non si placano mentre si attendono i commenti politici in salsa al vetriolo. Non c'è silenzio neanche per i morti e c'è da immaginarsi che non sia finita qui.