Un bicchiere di latte è più idratante di uno d'acqua - Foto Andrew Unangst/Alamy
Sbagliamo a pensare che l’acqua sia la bevanda che ci mantiene idratati più a lungo. Uno studio condotto dalla Loughborough University ha infatti scoperto che il latte a zero grassi, quello intero, il succo d’arancia e i reintegratori idrosalinici sono in grado di far rimanere i liquidi in circolo nel corpo per un tempo maggiore.
COS’È L’INDICE DI IDRATAZIONE STANDARD
Il team di ricercatori inglesi guidati dal professore Ronald J. Maughan ha analizzato tredici bevande classificandole per il loro grado di “idratazione”, ovvero misurando la durata della loro permanenza nell’organismo dopo essere state ingerite. L’indice di idratazione (funziona sul modello dell’indice glicemico che misura come il corpo risponde all’assunzione dei carboidrati) serve per capire quanto il liquido bevuto rimane in circolo prima di essere espulso sotto forma di urina.
LA RICERCA
Prima di tutto, gli scienziati hanno fatto bere un litro di acqua a un campione di 72 ragazzi di circa 25 anni, definendo come indice di idratazione standard (1,0) il liquido rimanente nel corpo dei partecipanti a due ore dal momento dell’ingestione. L’esperimento è stato successivamente condotto con altre sostanze che sono state classificate più idratanti dell’acqua (con indice maggiore di 1,0) o meno (indice inferiore a 1,0).
RISULTATI SORPRENDENTI
I risultati hanno portato a una scoperta inaspettata. Quattro bevande sono risultate più idratanti dell’acqua: il latte a zero grassi (1,5), quello intero (1,5), il succo d’arancia (1,1) e i reintegratori idrosalinici (1,5) che servono per reidratare il corpo dopo la diarrea o episodi di vomito. Contrariamente alle aspettative, caffè e birra si sono rivelati ugualmente idratanti dell’acqua.
L’IMPORTANZA DELL’IDRATAZIONE
Bere e idratarsi è molto importante specialmente in estate o quando si fa attività fisica e si suda molto. Tenere a mente i risultati di questo studio può rivelarsi utile per non ritrovarsi assetati nel mezzo di una corsa o di una passeggiata estiva.
LINK: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26702122