L'estate è il periodo perfetto per le grigliate, quelle che gli anglosassoni chiamano barbecue. Generalmente, accanto a carni e verdure la scelta delle bevande si riduce a due sole categorie: acqua e birra. Quello che vorremmo fare, in questa sede, è invogliare l'accompagnamento del vino, fornendo alcuni consigli.
QUESTIONE TEMPERATURA
Il concetto di bevanda ghiacciata non dovrebbe essere applicato nemmeno nel caso di una buona birra, perché l'eccessivo freddo smorza aromi e sapori. Lo stesso discorso vale per il vino, nonostante l'afa estiva possa spingere a esagerare con il ghiaccio. Del resto, che senso ha acquistare un buon vino se poi ne mortifichiamo il gusto? Di conseguenza, il nostro suggerimento è di adottare le medesime strategie utilizzate anche per le altre bevande, cioè portarsi dietro ghiaccio e borse termiche, ma senza diventare matti per abbattere i gradi centigradi: consultando le indicazioni riportate sulle singole bottiglie, si scopre spesso che la giusta temperatura di servizio è più alta di quanto si pensi, anche nel caso dei bianchi.
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LA REGOLA DEL TANNINO
Per accostare nel modo migliore un vino al cibo grigliato bisogna tenere conto della quantità di grassi contenuta nelle pietanze. In linea di massima, più grasse sono più è consigliabile scegliere un vino con molti tannini, cioè con un'alta presenza di quei composti polifenolici che si trovano nelle bucce dell'uva (come pure nel raspo e nei vinaccioli) e che possono essere "passati" al vino anche dal legno delle botti in cui eventualmente invecchia. I tannini contribuiscono a dare al vino un corpo pieno e una struttura ricca e di conseguenza gli consentono di ben bilanciare i cibi dal sapore più marcato.
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ALCUNE LINEE GUIDA
Tenendo conto di questa regola, possiamo scegliere vini rossi ottenuti da vitigni di Pinot Nero, Syrah e Cabernet per accompagnare le carni rosse, mentre per le carni bianche è consigliabile abbassare i tannini e puntare su bottiglie meno corpose: va ancora bene il Pinot Nero, purché più giovane e non troppo robusto, ma anche il francese Chenin Blanc. I vegetariani possono rivolgersi con serenità ai bianchi fermi ottenuti da uve Chardonnay oppure ai rossi beverini ricavati dal Tempranillo, un vitigno spagnolo. Infine, pesce e crostacei si abbinano perfettamente agli spumanti metodo classico: la loro leggerezza non copre il sapore di tonno, salmone e compagnia bella, mentre la loro fresca acidità ne esalta tutto il gusto.
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Lunedì 4 Novembre 2024
ArchivioVino e barbecue: il segreto dell'accoppiata ideale