Mosca, 16 ottobre 2017 - Decine di orsi affamati e aggressivi si stanno riversando nelle zone abitate dell'isola di Sakhalin, nell'estremo oriente russo, alla ricerca di cibo. Lo ha reso noto la guardia forestale ricordando che già due persone sono finite nelle fauci di due individui affamati. Le autorità forestali dell'isola la scorsa settimana avevano informato di essere state costrette ad abbattere ben 83 orsi, quasi il triplo rispetto allo scorso anno. "Non è mai accaduto prima", ha spiegato un membro della forestale locale. "Non c'è pesce a sufficienza, né bacche o noci", ha detto imputando alla pesca eccessiva del salmone locale questa calata di orsi fra gli umani.
"Non avremmo dovuto vedere nessuna rete durante l'estate. C'è talmente poco pesce, ma le reti si sono viste lo stesso", ha spiegato. Gli orsi che arrivano nei villaggi in cerca di cibo mangiano spesso cani e uno di recente si è divorato anche la mano di un uomo.
"In questo periodo dell'anno gli orsi dovrebbero essere delle palle di grasso, ma invece questi animali di grasso addosso non ne hanno quasi per niente", ha aggiunto la stessa fonte. Un cacciatore e un pescatore sono morti attaccati dagli orsi a settembre, secondo quanto dichiarato ad un giornale locale da un funzionario del ministero per le Foreste, Sergei Prokopenko. Degli orsi hanno anche attaccato una mandria di bestiame e una famiglia ne ha pizzicato uno mentre scavava nel suo orto per mangiarsi le patate a fine settembre, secondo un media locale. La forestale ha raccontato che i servizi di emergenza fanno il giro dei villaggi alla ricerca degli individui aggressivi. Secondo la guardia, la crisi si protrarrà fino a novembre quando gli orsi malnutriti muoiono letteralmente di freddo mentre gli altri vanno in letargo. Sakhalin è una vasta isola ricoperta di foreste al largo della costa orientale della Russia situata a Nord del Giappone fra il mar di Okhotsk e il Giappone. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]