Roma, 9 novembre 2017 - "Se i medici veterinari potessero trattare gli animali con farmaci generici o con medicinali somministrati alle persone, si produrrebbero risparmi consistenti sia per lo Stato che per gli enti locali, oltre che per le famiglie. I farmaci generici infatti non solo hanno la stessa efficacia, sicurezza e qualità degli equivalenti 'di marca' ma costano dal 20% al 50% in meno; e a differenza di quelli veterinari che non sono rimborsabili, non graverebbero interamente sui proprietari degli animali". Lo ricorda Adriana Galgano, deputata di Civici e Innovatori, dopo l'approvazione da parte del governo dell'ordine del giorno, a sua prima firma, sulla legge Europea 2017.
"Se consideriamo che nel nostro Paese ci sono circa 60 milioni di animali, tra cui 7 milioni di cani e circa 7 milioni e mezzo di gatti, e che nei 400 canili presenti sul territorio nazionale si spendono complessivamente 7 milioni di euro al giorno - conclude - è facile comprendere quanto rilevante possa essere la portata del risparmio prodotto". [email protected]