dall'inviato EVA DESIDERIO
Parigi, 26 gennaio 2016 - Un solo colore, il mauve che tradotto in italiano è il lilla o il glicine, per raccontare tutta la passione e l'eleganza dell'Armani Privè, stasera al Palais de Tokyo sorvegliato da un imponente sistema di sicurezza con tanto di cani con paurose museruole. Come è giusto che sia in questi giorni di alta moda parigina con gli occhi del mondo del fashion puntati e tante star invitate. A sopresa arriva il sindaco di Milano Giuliano Pisapia con la moglie Cinzia Sasso: hanno preso la metropolitana per arrivare al Palais de Tokyo perché Parigi stasera è a ferro e fuoco per lo sciopero dei taxi, con i tassisti che incendiano e fanno blocchi. Ma Pisapia c'è e racconta anche perché. "Mi sembrava giusto a fine mandato venire qui a Parigi per rendere omaggio a Giorgio Armani un uomo che fa bene a Milano, all'Italia, alla Moda e allo Sport", ha detto il sindaco in prima fila prima che cominciasse l'applauditissima sfilata d'alta moda. "Milano tiene molto alla moda e a Giorgio!" continua Pisapia, che è anche andato nel backstage a salutare il grande stilista. E Armani stringendogli la mano ha detto: "Mi dispiace molto che lei vada via". Poi il defilè ha preso il volo, in un ciclone di emozioni e di bellezza.
Un mare solcato da onde di organze e di sete, che si inseguono tra bagliori di cristalli ricamati. E' la sensazione più forte che ti resta addosso dopo aver assistito al defilè di Armani Privè. E anche la passerella richiama un'onda sulla quale si stagliano le figure esili e al tempo stesso modernamente regali delle modelle tutte more e pettinate a onde come Merle Oberon, l'attrice inglese che ha ispirato Giorgio Armani. "Sexy, forti, strong", così definisce le donne di Armani Privè lo stilista che stavolta ha voluto concentrare tutta la sua creatività sul mauve, tinta delicata quanto rara "perché non sta bene a tutte ma è amatissima dalle mie clienti giapponesi e cinesi". Dunque glicine dalla sera alla notte, con gli shorts di organza, la canotta ricamata d'argento e il parka da miliardaria e con l'abito da ballo con un vortice infinito di lavorazioni certosine a mano. "Sennò che alta moda è?" ride Giorgio nel backstage dove vanno ad abbracciarlo dopo gli applausi Giuseppe Tornatore e Olga Kurylenco, Diane Kriuger e Alessandra Mastronardi insieme alle nipoti Silvana e Roberta Armani.
Altra sorpresa di stasera la presenza della grandissima Charlotte Rampling in giacca bianca e pantaloni neri: "Stasera sono tutta vestita Armani e mi sento divina", ha esclamato la sempre affascinante Charlotte. "Ho scelto il mauve perché è un monocolore, e in ogni mia storia c'è sempre un solo colore dominante: il nero, il blu, il beige, il greige, il nudo. Così voglio dare un'idea precisa, piaccia o non piaccia. E adoro che sia in movimento in passerella". "Anche stavolta non ho voluto tacchi, solo scarpe basse che regalano naturalezza", sotto gli short che fanno dimenticare le gonne corte e invitano in questo contesto di superlusso a un inatteso "fuori le gambe!"