Roma, 16 agosto 2015 - Sicurezza a Ferragosto a rischio per il Conapo, sindacato dei vigili del Fuoco.«Secondo l'ufficio studi del Conapo - dichiara Antonio Brizzi, segretario generale del Conapo - ad oggi nei vigili del fuoco mancano 3.854 operativi, ne sono in servizio 28.880 sui 32.734 previsti da piante organiche peraltro obsolete ed inadatte alle mutate esigenze del paese e questo porta a chiusure di sedi e a rischi per il personale».
Brizzi fa riferimento alla conferenza stampa che il ministro Alfano ha tenuto a Ferragosto e ci tiene a precisare che «anche questa estate l'Italia deve fare i conti con il maltempo dovuto ai cambiamenti climatici, con le devastazioni delle sempre più frequenti trombe d'aria, con le alluvioni, con il dissesto idrogeologico e l'abusivismo e con la piaga degli incendi boschivi gestiti senza la dovuta chiarezza legislativa».
«Tutto questo richiede sempre maggiore impegno del Corpo nazionale dei vigili del fuoco chiamato a garantire la sicurezza ed il soccorso ai cittadini e la salvezza delle migliaia di vittime animali che periscono tra le fiamme, mentre i tagli alle assunzioni hanno determinato la presenza soccorritori di età avanzata e sempre meno uomini operativi», spiega Brizzi. «Ad oggi ‐ continua Brizzi ‐ nel Corpo dei vigili del fuoco, per quanto riguarda il personale chiamato ai servizi operativi, mancano 103 direttivi, 924 ispettori, 630 capi reparto, 1091 capi squadra e 1136 vigili del fuoco. Al ministro Alfano, che a Ferragosto ha fatto la solita passerella al Viminale in seno al comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica con saluti alla polizia e ai vigili del fuoco, chiediamo di dare segnali concreti per ripristinare la piena operatività del nostro corpo che deve essere all'altezza delle attuali necessità del paese e delle calamità che purtroppo sempre più spesso ci colpiscono».
«Per questo ‐ sottolinea ‐ è necessario sbloccare le assunzioni attraverso il ripristino del turnover, accelerare i concorsi interni, mettere mano al riordino delle carriere e soprattutto dare concretezza legislativa alla parità di trattamento retributiva e pensionistica dei vigili del fuoco rispetto agli altri corpi dello Stato, sono 30 anni che esistono queste sperequazioni i vigili del fuoco non ne possono più». «Il ministro Alfano non può continuare a ignorare che tra un vigile del fuoco ed un appartenente agli altri corpi dello stato vi è una differenza retributiva di oltre 300 euro mensili nonostante il nostro rischio non sia inferiore. Per non parlare poi delle pensioni. Ed ora anche senza uomini? Basta parole, vogliamo i fatti. Alfano dica ai cittadini come stanno realmente le cose nei Vigili del Fuoco, non si limiti ai proclami e legiferi in materia» conclude il sindacato Conapo. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]