Bruxelles, 21 settembre 2016 - La corte Ue ha stabilito che non ci possono essere eccezioni al divieto, che si applica ai produttori di cosmetici di tutta l'Unione, di testare i loro prodotti sugli animali. Il caso è stato sollevato in Gran Bretagna, dopo che tre società hanno tentato di mettere sul mercato cosmetici sviluppati per essere venduti in Cina e in Giappone e testati su animali fuori dall'Unione europea. La Corte europea di giustizia ha stabilito che le norme Ue vietano qualunque prodotto cosmetico che contenga ingredienti testati su animali in qualunque parte del mondo. "La Corte stipula che le norme Ue non fanno distinzioni sul luogo nel quale sono stati svolti i test sugli animali" si legge in una nota della Corte che ha sede a Lussemburgo.
La norma mira a promuovere metodi alternativi per verificare la sicurezza per i consumatori e questo obiettivo "sarebbe gravemente compromesso se i divieti... potessero essere aggirati svolgendo i test sugli animali in Paesi terzi" spiega la Corte. La European Federation for Cosmetic Ingredients (EFCI), che ha presentato il ricorso, sosteneva che le società non violavano la legge dato che i test erano stati svolti nel rispetto della legislazione di altri Paesi. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]