Sabato 20 Luglio 2024

Roma, il commissario Tronca dichiara guerra ai topi con lo stop ai rifiuti

Tronca ha firmato un'ordinanza per il decoro e la pulizia della città. La Lav concorda sui metodi incruenti e condanna l'utilizzo di ogni altro strumento come esche avvelenate

Topolino in una foto Reuters

Topolino in una foto Reuters

Roma, 8 aprile 2016 - Stop ai rifiuti fuori dai locali e pulizia costante di cortili e spazi privati. Questo uno dei cardini della lotta contro i topi decisa dal Comune di Roma pena multe fino a 500 euro. Oggi è stata emanata l'Ordinanza del Campidoglio che, al contrario di quanto riportato da alcuni organi di stampa, non vieta di dar da mangiare a cani e gatti randagi in strade o condomini. Altro discorso per i piccioni. Lo precisa in una nota la Lav:  "Sull'Ordinanza per il controllo di ratti e topi, diffusa oggi dal Commissario Tronca (https://www.comune.roma.it/resources/cms/documents/ordinanzatopi.pdf) la Lav ha precisato che il provvedimento non vieta di dare cibo a gatti e cani in condomini e strade.  E non poteva prevederlo – afferma la LAV – visto che questo diritto-dovere per i cittadini, nei confronti di animali domestici vaganti e quindi come tali di proprietà giuridica del Comune, è stato ribadito in più sentenze di TAR in tutta Italia, che da diversi anni annullano illegittimi divieti di questo genere.  

La giusta e doverosa pulizia dei luoghi dove si fornisce cibo agli animali domestici è già prevista nel Regolamento comunale tutela animali del 2005, lo stesso che ha previsto il divieto di alimentare i piccioni, ribadito dall’odierna Ordinanza. Questo a tutela anche dei piccioni stessi. D’altronde, anche per i gabbiani, fino a che vi saranno discariche a cielo aperto, questi animali oltre a topi e ratti troveranno modo di alimentarsi e proliferare.   Riguardo alle attività di prevenzione incruenta della popolazione murina, infine, la LAV le approva in pieno, mentre condanna l’inutile, anzi dannosa e costosissima per le casse pubbliche, lotta con esche avvelenate.

 

L'Ordinanza prescrive poi a tutti coloro che hanno la disponibilità o la titolarità di immobili e spazi, siano essi privati, enti e amministratori di condominio, e ai proprietari, titolari o gestori di attività connesse alla produzione, conservazione o distribuzione di alimenti (come ad esempio bar, ristoranti, tavole calde, etc.) e di aziende ricettive dove si svolge l'attività di deposito, produzione, commercio e somministrazione di prodotti alimentari, comportamenti necessari (come ad esempio pulizia e manutenzione costante degli spazi, rimozione dei rifiuti, deratizzazione, etc.) a fronteggiare la prolificazione di ratti e topi. Il rispetto dell'Ordinanza sarà assicurato dai Municipi, a mezzo della Polizia Municipale e dei Dipartimenti di Prevenzione delle A.S.L., che nel caso di inadempienze potranno comminare sanzioni che vanno da 50 a 500 euro.  Per contatti con la nostra redazione: [email protected]