Roma, 30 giugno 2016 - Dopo l'estinzione dei dinosauri, l'evoluzione dei mammiferi ha messo il turbo: nei 10 milioni di anni successivi alla scomparsa dei giganti della preistoria, la velocità dell'evoluzione di questo gruppo è aumentata di tre volte, rispetto agli 80 milioni di anni precedenti. Lo indica la ricerca coordinata da Thomas Halliday, dell'University College London e pubblicata nella rivista Proceedings B of the Royal Society.
I ricercatori hanno analizzato i fossili di 904 mammiferi e hanno messo a punto una mappa delle differenze anatomiche tra le specie. Misurando il numero di modifiche nel tempo, per ogni ramo, è stato calcolato il tasso medio di evoluzione di questi animali, sia prima che dopo la scomparsa dei dinosauri, avvenuta 66 milioni di anni fa. «I nostri antenati, ossia i primi mammiferi con la placenta, hanno beneficiato dell'estinzione dei dinosauri e della diminuzione anche del numero di alcune specie in competizione», ha detto Halliday.
Così, ha aggiunto «una volta che la pressione è finita, i mammiferi si sono evoluti improvvisamente e rapidamente». Tra i gruppi che più hanno sperimentato questa accelerazione, vi è quello dei Laurasiatheria, «le cui specie - ha spiegato l'esperto - in poco tempo sono aumentate nella dimensione del corpo e nella diversità, dando vita agli antenati del gruppo che oggi comprende animali molto diversi tra loro, come pipistrelli, gatti, rinoceronti, balene, mucche, toporagni e ricci». È stato inoltre scoperto che l'ultimo antenato comune a tutti i mammiferi con la placenta è vissuto nel tardo Cretaceo, circa tre milioni di anni prima della fine dei dinosauri. Questa data è di 20 milioni di anni più recente rispetto a quella indicata da studi precedenti. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]