Giovedì 26 Dicembre 2024

Zoo di Cavriglia, parte l'operazione libertà per gli animali detenuti

La campagna, organizzata da Leal Lega antivivisezionista, è dedicata all'anziano orso e si chiama "Io sto con Bruno". Prevede il trasloco degli ospiti in situazioni il più possibile aderenti alle loro caratteristiche etologiche

Due degli ospiti di Cavriglia

Roma, 5 febbraio 2016 - Prende il via la raccolta fondi di LEAL Lega Antivivisezionista che dal 2014 si batte per chiudere uno zoo dimenticato e obsoleto nel Parco di Cavriglia in provincia di Arezzo, dove sono detenute diverse specie di animali, tra i quali un orso siberiano di nome Bruno, donato nel 1977 dalla ex URSS, al quale sono stati aggiunti nel tempo un bisonte americano, 17 macachi, capre, uno struzzo e altri animali.    

La storia inizia con uno zoo progettato con i concetti degli anni Settanta: spazi angusti senza  arricchimenti ambientali e nessuna considerazione per le esigenze degli animali che venivano solo alimentati e relegati al ruolo di attrazione. La svolta avviene solo nel 2014 quando un'attivista, la responsabile di LEAL sezione Arezzo Bruna Monami, viene a conoscenza di questa situazione e interviene immediatamente, si confronta con il Comune di Cavriglia e anche il Sindaco si rende conto che lo zoo è un retaggio del passato e si dimostra disponibile a collaborare. 

Ora la missione di chiudere lo zoo sta per arrivare a una felice conclusione grazie all'impegno e alla passione di Bruna Monami, coadiuvata da volontari e attivisti e uno staff di veterinari ed esperti che lavorano  per restituire vita e dignità agli animali compresi i macachi. Artù, Mammolo, Pisolo, Cocis, Blitz: 17 in tutto, detenuti in una pietraia recintata all'interno del Parco. "Un giorno, lo scorso anno - racconta Bruna Monami - monitorando le scimmie, ho visto i piccoli attaccati alla recinzione della pietraia: cercavano di afferrare con le loro manine delle foglie e dei rami che sbucavano dalla rete. Erano in un parco ma non avevano mai potuto toccare un albero. Mi sono commossa e ho capito che la ragione della mia vita era quella di spostare quei primati dalla loro prigione e regalare loro tutti gli alberi di cui hanno bisogno per giocare, arrampicarsi e nascondersi". 

A Bruno, il vecchio orso intristito e depresso dalla detenzione viene dedicato l'intero progetto che diventa " Io sto con Bruno" .  Lui è troppo anziano per essere trasferito, i volontari hanno ampliato la sua gabbia, e creato per lui stimoli olfattivi e arricchimenti ambientali.    

Gianmarco Prampolini presidente LEAL aggiunge: "La nostra associazione, attiva da sempre per la chiusura di tutti gli zoo, affronta con impegno la sfida di questa complessa operazione. Il trasferimento degli animali richiede operazioni lunghe e costose soprattutto per le scimmie che necessitano la competenza e la partecipazione di un team di veterinari e zoologi altamente qualificati".  La campagna di raccolta fondi "Io sto con Bruno" consentirà a LEAL di aiutarli tutti. Donazioni al sito www.leal.it

Il video dell'orso Bruno: https://youtu.be/1d-qa45zdKA