Roma, 28 febbraio 2016 - Il Ministero della Salute "sta profondendo ogni sforzo" nel tentativo di salvare la vita a Csinska, la cavalla sieropositiva ad AIE (anemia infettiva equina) che risiede in Ungheria, paese in cui questa patologia prevede l'abbattimento dell'animale, a differenza dell'Italia, e sul cui caso nei giorni scorsi si erano fatte sentire diverse associazioni animaliste. Lo rende noto lo stesso ministero. Il Direttore Generale Silvio Borrello, attuale Capo servizio veterinario italiano, ha scritto al suo omologo ungherese, chiedendo di adottare in quel Paese le stesse misure applicate in Italia, evitando così l'abbattimento della cavalla. Lo stesso Direttore Generale ha chiesto, anche attraverso la nostra rappresentanza italiana a Bruxelles, che le Autorità sanitarie ungheresi sospendano l'abbattimento in attesa di trovare una idonea soluzione. Martedì prossimo , in seno al Comitato che si riunirà a Bruxelles, il rappresentante italiano chiederà alla Commissione un proprio intervento.
"Si ribadisce che, alla luce della normativa vigente, non sono possibili deroghe per il trasporto da un Paese all'altro: il veterinario ungherese dovrebbe dichiarare che l'animale è esente da malattie previste dalla dir. 2009/156 e rilasciare apposito certificato". Le autorità sanitarie italiane di medicina veterinaria, assicura il ministero, "metteranno in campo tutte le azioni possibili nel tentativo di trovare una soluzione al caso che sta animando in questi giorni le associazioni animaliste del nostro Paese". Questo quanto riferisce una nota del Ministero. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]