Martedì 7 Gennaio 2025
VIVIANA PONCHIA
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La voglia di test

Massimo rispetto per i celiaci, anime in pena delle pizzerie, condannati dal terrorismo del glutine a una vita di sospetti e mal di pancia. Massimo rispetto anche per gli intolleranti al latte che si gonfiano come palloni e per gli infelici allergici al nichel che in un colpo solo devono evitare la bigiotteria e interi settori del supermercato perché il famigerato «rame del diavolo» si nasconde dappertutto, dalle lenticchie ai fagioli al cacao passando per i kiwi e i pomodori. Tutta la solidarietà del mondo a chi in campagna respira come su Marte, alle vittime dell’edera e della parietaria, degli acari e soprattutto del pelo di gatto, che costringe alla peggiore delle rinunce. Peccato per chi sta male dopo una mangiata di ostriche nei mesi con e senza la erre e pazienza per chi si riempie di bolle dopo aver bollito viva un’aragosta, qui c’entra sicuramente il contrappasso. Ma gli altri, moltissimi, sempre di più, potrebbero trovarsi un hobby diverso dalla ricerca ossessiva di un alibi per lamentarsi. Ho fatto il test in farmacia e guarda qui, praticamente dovrei nutrirmi con un sondino nasogastrico per evitare le coliche. Non hanno nemmeno il naso che cola. Non si sono mai trovati senza antistaminici sotto una pioggia di pollini di maggio. Ma la lunga lista di sostanze proibite istiga un compiacimento perverso. Le albicocche, capisci, con quell’aria da innocentine. E gli spinaci, lo yogurt, la soia. Quell’elenco giustifica tutto, diete fallimentari, matrimoni sfasciati, noia di vivere. Colpa delle prugne, sì. E raccontano di un mondo parallelo dove si strappano i capelli per giustificare l’insonnia e si costringono i muscoli a fare la spia. Guarda, una figata. Ti siedi, ti mettono una cinghia di cuoio alla caviglia e poi ti dicono di spingere con la coscia mentre sotto la lingua ti infilano un pezzo di Castelmagno (così per dire, per carità, forse era una nocciola). Se ti afflosci e non spingi è colpa del formaggio, anche se non c’è uno straccio di prova scientifica. Ma perché? Con 400 euro ti compri una bicicletta e ci passi i pomeriggi, oppure se l’idea è quella di avere un po’ di attenzione adotti un gatto. E non fai caso al pelo.